Francesco Guccini come Vasco Rossi: Medaglia d’Onore al padre per il no al nazifascismo

Ferruccio fu internato per non aver aderito nel 1943 alla Repubblica sociale o alle formazioni delle SS. Con lui c’erano Giovanni Guareschi e Gianrico Tedeschi

Francesco Guccini: al padre la Medaglia d'Onore

Francesco Guccini: al padre la Medaglia d'Onore

Bologna, 24 gennaio 2021 - Come Giovanni Carlo Rossi, padre di Vasco, il rocker di Zocca, anche Ferruccio Guccini, padre di Francesco Guccini, cantautore nato a Modena nel 1940, era un Imi, uno degli Internati Militari Italiani, quei soldati che dopo l’armistizio dell’Italia l’8 settembre 1943 non aderirono alla R.S.I. o alle formazioni delle SS e furono catturati e detenuti dai tedeschi nei lager nazisti, costretti a lavoro coatto per l’economia di guerra della Germania.

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Un anno fa, a Giovanni Carlo Rossi è stata conferita la Medaglia d’Onore (foto), spettante agli ex deportati civili e militari quale risarcimento morale per aver detto No al nazifascismo dopo l’armistizio. Ora lo stesso riconoscimento arriva per Ferruccio Guccini. Il Decreto a firma del presidente della Repubblica è del 15 dicembre 2020 e la consegna, restrizioni Covid permettendo, potrebbe avvenire nel periodo del Giorno della Memoria, presso la Prefettura di competenza.

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Ferruccio Guccini combattente in Africa nel 1935, dopo l’8 settembre 1943 fu fatto prigioniero dai tedeschi a Corinto e deportato nei campi di concentramento di Leopoli e poi di Amburgo. Con lui c’erano Giovanni Guareschi e Gianrico Tedeschi, l’attore. Tornò a casa nell’agosto del 1945. "Siccome cominciavano a essere razionati i generi alimentari", la moglie di Ferruccio, Ester Prandi, decise di trasferirsi da Modena a Pàvana, nell’Appennino pistoiese, nella casa dei nonni paterni, dove "almeno il mangiare sarebbe stato assicurato".

Ferruccio fece appena in tempo a vedere nascere il piccolo Francesco e arrivò la chiamata in guerra. Quando ritornò il bimbo aveva già compiuto 5 anni. Nell’agosto 2019, l’associazione Un ricordo per la pace, con sede ad Aprilia, rivolse un appello a Francesco Guccini per proporgli la richiesta della medaglia, come aveva fatto con Vasco Rossi.

"Esprimo le più sentite congratulazioni a Francesco Guccini per l’onorificenza conferita al padre – commenta Elisa Bonacini, presidente dell’associazione –. Voglio rivolgere un affettuoso saluto ed esprimere la mia stima alla figlia Teresa artefice dell’iniziativa, custode della storia di famiglia. Francesco è autore di pezzi contro la guerra come ’Dio è morto’ e ’Auschwitz’, icona della tragedia dell’Olocausto. Quanto avrà influenzato, mi domando, l’esperienza del padre la sua produzione artistica? Alle nuove generazioni – chiosa – passa necessariamente il testimonial di Memoria, un impegno morale che non si deve esaurire nelle ricorrenze del 27 gennaio".

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