«Fui cacciato da scuola perché ero ebreo»

La storia «Per me fu una tragedia Ma ogni volta che entro in un’aula a parlare con i ragazzi recupero quegli anni perduti»

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Si chiamano Ugo e Tommaso; a dividerli ci sono 76 anni, ad unirli l’amicizia e una corda che non può spezzarsi perché è fatta di memoria, di storia e di coscienza. Ugo Foà, 91 anni, di famiglia ebrea, è scampato allo sterminio dei campi di concentramento ma ha vissuto sulla sua pelle gli orrori della guerra, delle leggi razziali e della segregazione. Ad intercettare questo uomo, testimonianza vivente di quel periodo è stato proprio Tommaso Guandalini, 15 anni, modenese, studente alla International School di Montale, che ha voluto che quella vicenda personale e mondiale arrivasse ai suoi coetanei. E così è stato. Ugo e Tommaso si sono incontrati e la storia è uscita dai libri. «Noi eravamo una famiglia, semplice e modesta, eravamo cinque fratelli maschi, abitavamo a Napoli – racconta Ugo Foà di fronte alla platea dei ragazzi della scuola – il più grande, quando sono state emanate le leggi razziali non poteva più andare a scuola, non poteva fare l’università, non poteva lavorare. E’ emigrato negli Stati Uniti ed è stato molto doloroso vederlo partire perché non sapevamo se l’avessimo più rivisto. Anch’io sono stato cacciato da scuola a dieci anni. Mi è crollato il mondo addosso, sentivo che mi strappavano una cosa che era mia e studiare cinque anni privatamente da solo non è come andare a scuola; la scuola è la vita dei ragazzi, dei giovani. Io dico sempre che mi sono stati rubati mille anni di vita scolastica – prosegue Foà – e ogni volta che vengo in una scuola a parlare ai ragazzi è come se mi restituissero un anno di vita». Tommaso ha scoperto l’interesse per la storia studiando, ma ha voluto fare un passo in più; attraverso una ricerca portata avanti da solo sta creando un mosaico di testimonianze reali, vuole capire, sentire dalla voce dei protagonisti cosa ha voluto dire essere lì in quel momento. L’ha fatto con Ugo Foà e l’ha fatto anche con un signore tedesco che ha vissuto un’altra segregazione e divisione, quella innalzata dal muro di Berlino. Quell’uomo scavò un tunnel sotto il muro per passare dall’altra parte della città. Tommaso vorrà incontrare anche lui per capire, e non soltanto leggere. «Mi ha colpito nella storia del signor Foà – dice lo studente – il fatto che gli fosse stato negato un diritto che noi studenti abbiamo, il fatto che alla nostra età non potesse andare a scuola e avere un’educazione pubblica. Anche se è un periodo lontano, bisogna sempre ricordare quello che è successo».

Emanuela Zanasi