Furti Modena, i ladri colpiscono anche in chiesa

A San Damaso sparisce l’offertorio. Razzia alla Termomeccanica Bellucci

Don Domenico, parroco di San Damaso, con i carabinieri

Don Domenico, parroco di San Damaso, con i carabinieri

Modena, 17 agosto 2019 - Non fanno sconti a nessuno. Chiese, supermercati, officine, abitazioni. Non si arresta la scia di furti dentro e ‘fuori’ città tanto che un cittadino adirato afferma: «Vorrei poter essere sicuro in casa mia, visto che l’altra notte, mentre io mia moglie e i bambini dormivamo siamo stati derubati».

E’ accaduto a Lesignana dove, in una manciata di minuti, sono state ripulite due abitazioni. Ma nella ‘lista nera’ ci sono anche i luoghi sacri, purtroppo. Nonostante in molte chiese di Modena e provincia siano aumentate le misure di sicurezza passiva, come allarmi o videosorveglianza, i colpi continuano ad essere numerosi.

L’ultimo ai danni della chiesetta di San Damaso. I carabinieri del nucleo radiomobile hanno infatti ritrovato giovedì, nel parcheggio della ditta Cir di via Portogallo, l’offertorio che era stato rubato mercoledì sera da ignoti che, evidentemente, erano riusciti ad introdursi in chiesa.

Ieri l’offertorio è stato restituito al parroco, Don Domenico ma, ovviamente, i malviventi si erano nel frattempo appropriati delle offerte dei fedeli. Ora sono in corso accertamenti, da parte dei militari, per risalire agli autori del furto.

Pare infatti che i malfattori abbiano inavvertitamente lasciato qualche impronta digitale, che ora saranno inserite nell’apposito database. Numerosi anche i colpi, probabilmente su commissione, ai danni delle aziende meccaniche. Le bande specializzate in ‘metalli’, infatti, hanno ripulito il capannone della Termomeccanica Bellucci, situata in via Colombo.

«Si sono portati via diverse parti dai macchinari – spiega il titolare – il danno è ingente. Sono entrati dalla porta posteriore: cercavano l’acciaio». Sono diverse le bande attive sul territorio, ‘specializzate’ in questo tipo di colpi, in particolare quelli legati all’oro rosso, ovvero rame. Al centro delle razzie, purtroppo, anche le scuole. Questa volta i malviventi si sono concentrati sulla Sant’Agnese, situata in piazzale Riccò.

Ad accorgersene è stato il personale che ha potuto con amarezza constatare come dall’istituto mancassero macchine fotografiche, computer e portatili. Un danno ingente, in particolare per gli studenti poichè a sparire sono spesso strumenti legati alla didattica. Di recente il comune nell’ambito di un progetto ha stanziato fondi proprio per l’acquisto di tutte quelle lavagne elettroniche sparite dalle classi. Infine non sono stati risparmiati neppure i negozi. L’ultimo colpo è stato messo a segno nel ‘super alimentari’ di via Ciro Menotti. I malviventi, dopo aver forzato la serratura della porta d’ingresso, sono fuggiti con diverse bottiglie di vino e alimentari oltre a 500 euro in contanti.