Avevano nascosto il bottino, ovvero quattro miniescavatori e due autocarri, rubati in un capannone di Finale Emilia, a Ca’ Bianca. A trovare l’ingente refurtiva erano stati gli agenti della Polstrada di Modena e Mirandola, a settembre 2019, nel corso dei servizi di prevenzione e repressione contro i furti di mezzi industriali e da cantiere. Contestualmente erano stati individuati i presunti ladri: quattro italiani di 24, 39, 36 e 46 anni, tutti originari della Calabria ma residenti in zona e un bulgaro che si era occupato di far finire i mezzi ‘sotto’ una società bulgara, ovviamente di copertura.
Ieri i cinque hanno patteggiato pene di due anni e di un anno e dieci mesi, con la condizionale.
L’operazione aveva preso il via sulla Sp 2 alla vista di un autocarro Iveco che trasportava un mini scavatore sul cassone. L’autocarro, una volta giunto a Massa Finalese, si era fermato in un’area dove erano presenti alcuni capannoni. Considerato l’orario e le modalità del trasporto del mezzo, gli agenti si erano appostati a ridosso dell’accesso dell’area artigianale constatando il transito ripetuto sia di autocarri che trasportavano mini escavatori sia di autovetture che, alternandosi, sorvegliavano la zona. L’arrivo di un autoarticolato, con targhe straniere bulgare, aveva poi fatto scattare la perquisizione.