Gazebo, attrezzi, provviste Ladri svuotano il circolo

Maxi razzia nel magazzino del ’Primo Maggio’. Danni per oltre 10mila euro Garzia (vicepresidente): «Colpo da professionisti, una telecamere spostata»

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«Ci hanno rubato tutto: entrata nel capannone ho trovato di fronte il deserto».

Così Silvia Garzia, vice presidente del circolo Primo Maggio, nel quartiere Pista, di Sassuolo, commenta il vero e proprio saccheggio avvenuto nella notte scorsa ai danni della struttura annessa al circolo, per un ingente ammontare di danni per oltre 10mila euro.

«La telecamera che puntava sul capannone, evidentemente, era stata appositamente spostata nei giorni precedenti, visto che non ha registrato alcuna immagine.

Abbiamo consegnato ai carabinieri il video immortalato dall’altra telecamera, quella sull’ingresso del circolo: si vede chiaramente un uomo che con un bastone cerca di metterla fuori uso e poi un notevole movimento di persone dal capannone».

I ladri, «almeno 45 persone secondo la vice presidente, dotati di quanto meno due furgoni visto il quantitativo di merce rubata, hanno agito indisturbati per due ore: da mezzanotte alle due».

E si sono impossessati letteralmente di tutto: 40 casse di birra, 20 cartoni di vino Prosecco, bibite, succhi di frutta, acqua minerale, ma anche dieci gazebo, e tutti gli attrezzi necessari per la manutenzione del parco comunale adiacente (dato in gestione al circolo), ossia un decespugliatore, un soffione per le foglie, un tosaerba ed altri attrezzi del circolo e di un socio, che li aveva lasciati nel capanno di lamiera per utilizzarli sul posto.

«Non hanno rubato un trattorino solo perché aveva una ruota a terra – chiosa la vice presidente –. Hanno arraffato ogni cosa: la tanica di olio da friggere, i bicchieri di carta e di vetro, rotoli di scottex, tovaglioli.

Si sono persino arrampicati per rubare nelle scatole gli addobbi di Halloween.

Si tratta sicuramente di professionisti che conoscevano il luogo e sapevano come muoversi».

Sul furto indagano i carabinieri che utilizzeranno anche i filmati delle telecamere di videosorveglianza dell’isolato.

Maria Silvia Cabri