Gev in campo per far rispettare i divieti

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Mario

Rossi*

attuale situazione di grave pericolosità per il rischio di incendi boschivi (e non solo) vede pesantemente coinvolte le Gev. La componente di Protezione Civile del Corpo GEV è posta in stato di attivazione con le proprie, apposite, squadre specializzate di monitoraggio, cosiddetto A.I.B. (antincendi boschivi). Dal 2 luglio al 28 agosto del corrente anno, è stato dichiarato dal direttore dell’Agenzia per la Sicurezza territoriale e protezione civile della nostra Regione lo stato di grave pericolosità per il rischio incendi boschivi. I divieti connessi sono assai rigidi (divieto di accensione fuochi a meno di 200 metri dai boschi e terreni saldi, divieto di fumo e ogni altra operazione che comporti rischio di incendio, ecc. ). Sono inoltre vietati gli abbruciamenti di residui vegetali agricoli su tutto il territorio regionale. Il regime sanzionatore è assai severo e prevede sanzioni pecuniarie fino a 10mila euro. Preme tuttavia sottolineare da parte di chi scrive, nella sua qualità di vice presidente del Corpo Provinciale Gev nonché co-fondatore del medesimo, l’importante coinvolgimento delle Guardie giurate ecologiche, in quanto individuati quali agenti accertatori, nelle diverse fattispecie relative alla tematica in discorso. L’autorità competente a irrogare le sanzioni e a gestire il contenzioso delle violazioni accertate e contestate dagli agenti è rappresentata dai sindaci o dai presidenti delle Unioni dei Comuni. Proprio a tale proposito, sulla base della lunga esperienza quale comandante di polizia locale, insisterei sull’importante ruolo che l’ente locale può svolgere sul fronte della prevenzione. Il Regolamento di Polizia urbana del Comune di Formigine per esempio prevede dettagliatamente diversi divieti, cautele e prescrizioni: persino l’uso di bracieri, griglie e barbecue è vietato su aree pubbliche se non espressamente autorizzato.

*Vicepresidente Corpo provinciale G.G.E.V. Modena