
"Sono state chieste estensioni, ulteriori accertamenti che il giudice ha concesso. Verranno fatti una serie di esami su reperti raccolti dalla difesa di Negrini – spiega Roberto Ghini, l’avvocato del tunisino 29enne Mohamed Gaaloul, principale sospettato dell’omicidio –: saranno accertamenti sicuramente utili nella ricostruzione dei fatti". Il legale prosegue, in merito agli incidenti probatori: "Questi nuovi reperti potrebbero essere molto interessanti, soprattutto il fazzoletto rinvenuto al di sotto del resto di un copertone e rimasto quindi protetto. Lì potrebbe esserci il Dna di qualcuno e visto che pare che di Dna in quella scena ce ne sia e non necessariamente riferibile al mio assistito sarà interessante scoprire a chi appartenga". In merito al Dna di Gaaloul che sarebbe stato trovato sulla sigaretta della vittima, il legale afferma: "E’ naturale e noto dalla letteratura che il Dna, dopo che due persone si sono baciate, resta sulle labbra per ore. Da questo punto di vista è naturale, se verrà accertato, che vi sia il Dna del mio assistito sulla sigaretta. Però questo significa anche che la vittima, in via Griffona, è arrivata viva". L’avvocato fa presente come vi sia un testimone che dichiara di aver visto la vittima baciare l’indagato. "Sono stati insieme un’ora e mezza e il mio assistito non lo ha mai negato. Quindi è pacifico che ci possa essere una contaminazione".
v. r.