Già 1400 profughi accolti in provincia

Circa 600 sono minori. Il Siulp: "Gli uffici immigrazione non riusciranno a gestire tutto". Gli imprenditori di Confapi in missione

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Sono 1200 i profughi ucraini accolti in provincia dall’inizio dell’emergenza in base ai dati della prefettura (1400 considerando chi deve ancora registrarsi). Circa 600 sono minori e nella maggior parte dei casi hanno trovato ospitalità presso la rete familiare: parenti che già si trovavanoqui per lavoro. I numeri, però, riguardano famiglie che già sono state ‘registrate’ e in queste ore sono previsti altri arrivi: il numero è dunque destinato a salire. Infatti sono sempre di più le persone che fuggono stremate dalla guerra e le lunghe file alle frontiere con la Polonia sono lunghissime. È proprio la Polonia e precisamente la cittadina di Przemysl la meta del viaggio che Confapi Emilia ha organizzato per permettere ai profughi di allontanarsi dai luoghi di guerra e ricongiungersi ai familiari residenti in Europa. Grazie ad una campagna di raccolta fondi lanciata pochi giorni fa dall’associazione e alla solidarietà dei numerosi donatori, è stato infatti possibile noleggiare alcuni van che saranno guidati da dipendenti di Confapi Emilia, da imprenditori associati e volontari, sui quali saliranno le persone in fuga. A bordo dei pullmini ci saranno beni di prima necessità e oggetti utili per il centro di accoglienza. La partenza è fissata per venerdì alle 8 da Modena e l’arrivo è previsto appunto a Przemysl, al confine con l’Ucraina, dove si trova il centro di raccolta Tesco, meta del viaggio e attuale luogo di stazionamento per rifugiati. Questi ultimi potranno essere caricati e ricongiunti con i propri famigliari nelle città che si trovano lungo il viaggio di ritorno che sarà domenica 27 marzo. "Non ci siamo voluti limitare a raccogliere fondi – ha dichiarato il direttore di Confapi Emilia Stefano Bianchi - ma abbiamo sentito forte in tutti noi il bisogno di contribuire concretamente a mettere in salvo persone". Intanto il Siulp interviene sulla situazione, sottolineando la difficoltà nel gestire l’enorme numero di rifugiati che si presenteranno agli sportelli degli Uffici Immigrazione. "A marzo dello scorso anno annunciammo che a causa della mancanza di personale, le pratiche per le procedure di ’Emersione 2020’ presso le questure e prefetture avrebbero avuto un percorso lentissimo e disastroso. I fatti ci hanno dato ragione", tuona il sindacato di polizia. "Modena è una delle province italiane con più cittadini ucraini residenti per cui è semplice immaginare che il richiamo di parenti e amici attirerà un alto numero di profughi: già oggi, con circa 1400 rifugiati, siamo la terza provincia in regione per numero assoluto, dopo Bologna e Rimini. Se già con la già citata sanatoria siamo andati in affanno - sottolinea il sindacato -, è fin troppo facile prevedere che in questo caso sarà molto più difficile gestire l’enorme numero di rifugiati che si presenteranno agli Uffici Immigrazione della provincia mentre il contratto di 6 impiegati civili interinali della Questura è in scadenza".

Valentina Reggiani