Rispetto allo scenario internazionale, il sindaco ha richiamato il ruolo che deve svolgere l’Unione europea, un riferimento strategico per la città anche per quello che riguarda il sostegno agli investimenti con il programma Next Generation Modena. Oltre ai fondi del Pnrr (circa 77 milioni di finanziamenti), il Comune, sulla base dell’esperienza positiva maturata nella programmazione 2014-2020, è già al lavoro – ha annunciato il sindaco - per sfruttare al meglio tutte le opportunità del nuovo settennato 2021-2027 e nel frattempo è stato sottoscritto l’accordo con la Regione per l’attuazione dell’Agenda trasformativa urbana per lo sviluppo sostenibile (Atuss) che prevede investimenti per oltre 20 milioni di euro, con quasi 14 milioni di contributi, per il completamento della riqualificazione dell’ex Ospedale Estense, la rigenerazione della Stazione piccola (nuova sede di Its Maker), la prosecuzione della Diagonale ciclabile, oltre al sostegno delle attività del Laboratorio Aperto (facilitazione digitale e realizzazione di comunità digitali) e all’intervento al Centro stranieri con un nuovo spazio per l’inclusione sociale. Sui nuovi fondi strutturali sono già state presentate cinque candidature per un valore complessivo di oltre 3 milioni di euro: un progetto di comunità energetica, la riqualificazione energetica di una sede comunale, il laboratorio territoriale “transition days”, la riconnessione ciclopedonale di un tratto della tangenziale Pablo Neruda, il Digital city Heritage del patrimonio culturale.
Cronaca"Gia messe le basi per il futuro"