Modena, 4 agosto 2023 – L’ultimo disperato tentativo di chiedere aiuto attraverso una telefonata. L’incredibile sforzo per cercare di uscire dall’acqua e poi la tragedia: il corpo inghiottito all’improvviso dal fiume. Ennesima tragedia sui corsi d’acqua nella nostra provincia.
A perdere la vita, mercoledì sera, il modenese Gianluca Cremonini, 58 anni. La salma dell’uomo è stata recuperata dopo ore di ricerche, ieri mattina, nel fiume Panaro, vicino a strada Villavara, dove l’uomo viveva con la compagna e il figlio. Quando i sommozzatori dei pompieri hanno recuperato il corpo privo di vita dell’uomo, hanno trovato nella mano del 58enne il telefonino con il quale Cremonini, mercoledì sera, aveva contattato la compagna spiegando di essere scivolato nel fiume e chiedendo aiuto.
Nonostante la corsa disperata dei familiari dell’uomo, per il 58enne non c’è stato nulla da fare. Il fiume lo ha trascinato via e probabilmente la vittima è morta annegata. L’allarme è scattato appunto mercoledì sera, quando Cremonini ha contattato la compagna spiegando, agitato, di essere scivolato nel Panaro. L’uomo era uscito poco prima per una battuta di pesca, come faceva spesso. La pesca in quel tratto di fiume dove era ormai di casa era la sua grande passione.
Ma il 58enne aveva anche problemi di deambulazione a seguito di un intervento: per questo, una volta scivolato in acqua, deve aver riscontrato ancora più difficoltà nell’uscire dal fiume. Purtroppo quando i familiari hanno iniziato a cercarlo, facendosi spazio tra i fitti cespugli dell’argine, era ormai troppo tardi. Ovviamente sono iniziate subito le attività di ricerca, coordinate dalla prefettura e sul posto sono intervenuti gli specialisti acquatici per la ricerca su terra ma l’area è stata sorvolata anche attraverso l’utilizzo di droni. Ieri i sommozzatori dei pompieri hanno cercato in lungo e in largo fino a quando non hanno rinvenuto il cadavere della vittima, non molto distante dal luogo in cui era scivolata nell’acqua.
Sul posto , sia mercoledì sera che ieri mattina sono intervenuti anche gli agenti della volante, per gli accertamenti di rito. Sull’argine sono rimasti a lungo anche la moglie e il figlio del pescatore che, fino all’ultimo, hanno sperato di poter portare a casa il 58enne sano e salvo. Purtroppo il destino è stato crudele e la salma, ieri, è stata trasferita in medicina legale.
Gianluca Cremonini era nato a San Cesario e da tempo viveva nella casetta in mezzo alla campagna, in strada Villavara. L’uomo lavorava da sempre nella vicina azienda metalmeccanica Borghi e spesso, al ritorno a casa, si dedicava proprio alla sua grande passione: la pesca. Mercoledì sera, purtroppo, quel fiume che amava tanto lo ha tradito.
Poco più di un mese fa a perdere la vita dopo un tuffo nel fiume Panaro, a Guiglia, era stato un 42enne di origine nordafricana e residente nel Piacentino. A giugno, invece, le acque del Secchia hanno cancellato il sorriso di Yahya, studente di 18 anni. I pompieri e le forze dell’ordine avevano cercato il ragazzo per cinque giorni poi, purtroppo, l’atroce scoperta. Il corpo dello studente era stato rinvenuto dai pompieri a 500 metri di distanza da dove il giovane si era tuffato, a Marzaglia Vecchia.