Giochi in strada per dire no alle auto davanti alle scuole

Protesta simbolica dei genitori ieri pomeriggio alla materna Saliceto Panaro "Qui ci sarebbe il limite dei 30, ma in realtà tutti sfrecciano a velocità elevate"

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di Sofia Silingardi

Nel pomeriggio di ieri, alcuni genitori della scuola d’Infanzia di Saliceto Panaro hanno occupato simbolicamente alcuni spazi pubblici con giochi e striscioni per sensibilizzare al problema della sicurezza stradale in prossimità delle scuole, anche con riferimento alle ‘zone quiete’ e ai percorsi casa scuola recentemente dibattuti in consiglio comunale. I genitori si sono dati appuntamento in occasione della campagna europea Streets for Kids, che chiede più ‘strade scolastiche’, ovvero strade chiuse al traffico davanti alle scuole, che si traducono in spazi più sicuri e aria più pulita e incoraggiano bambini e genitori ad andare a scuola a piedi, in bici o col bus. "Abbiamo fatto una piccola dimostrazione simbolica – racconta Davide Paltrinieri, presidente del consiglio di gestione della scuola – per sperimentare come sarebbero le strade scolastiche o le zone quiete. È stato anche un modo per far capire alle persone che passano di lì che c’è una scuola, perché sulla carta c’è il limite dei 30, ma in realtà le macchine vanno a velocità più elevate".

La dimostrazione di ieri arriva pochi giorni dopo la presentazione della mozione in comune, ma i per i genitori "è il frutto di un percorso. - prosegue Paltrinieri - Noi abbiamo già cercato in passato un dialogo con l’amministrazione, ma è un dialogo difficile. Abbiamo approfittato di questa iniziativa europea, che era stata fissata già da prima per il 21 ottobre, e questa settimana parlando con alcuni genitori ci siamo detti perché non provarci anche noi? Per farci sentire e soprattutto far sperimentare ai bambini quella che dovrebbe essere la normalità".

I problemi sono vari, "vorremmo più sicurezza, ma anche che i bambini possano avere uno spazio anche al di fuori di quello scolastico di gioco, e qui non c’è. Con la scuola stiamo cercando di ‘adottare’ un parchetto lì vicino, che però è in stato di abbandono, ma rimane il fatto che non ci sono dei percorsi sicuri per arrivarci. Noi chiediamo non solo delle zone temporanee di chiusura, cioè delle zone chiuse al traffico in prossimità dell’orario di apertura e chiusura della scuola, ma anche che ci sia un interesse a rivedere il percorso casa scuola". A un genitore costretto ad spostarsi in automobile, Paltrinieri e gli altri genitori rispondono che "non sarebbe abolito l’utilizzo della macchina, basta non parcheggiarla davanti alla scuola. È salutare per tutti fare due passi a piedi, se uno è costretto ad andare in macchina l’accortezza è quella di parcheggiare più lontano in modo da poter arrivare a piedi, così che i bambini abbiano uno spazio di incontro anche nelle prossimità della scuola".