Giornata mondiale dell’Alzheimer: "Il nostro ‘modello Modena’ fa già scuola in tutto il mondo"

Si parte dalla diagnosi e cura per poi arrivare all’appoggio alle famiglie e alla lotta all’isolamento. Vagnini e Petrini: "Da noi sono molto avanzate anche la parte clinica e la ricerca scientifica"

Giornata mondiale dell’Alzheimer: "Il nostro ’modello Modena’ fa già scuola in tutto il mondo"

Le autorità. alla conferenza stampa che ha presentato la Giornata dell’Alzheimer

Modena, 10 settembre 2024 – Giungono esperti da altre regioni - dalla Valle d’Aosta all’Umbria, alla provincia autonoma di Trento, solo per citarne alcune - e anche da oltre confine, anche dal Brasile, per studiare quello che dalla comunità scientifica viene ormai definito il ‘modello Modena’: una rete territoriale diffusa per la gestione delle persone con demenza e l’accompagnamento delle loro famiglie. Qui si integrano i servizi socio-sanitari territoriali, le associazioni di volontariato e l’ospedale con il coinvolgimento, fin dalla diagnosi, del medico di medicina generale.

In occasione della Giornata mondiale dell’Alzheimer, che ricorre il 21 settembre, e delle iniziative che animeranno il cartellone della "Settimana Alzheimer", Azienda USL di Modena e Azienda Ospedaliero-Universitaria accendono ancora una volta i riflettori sulla demenza in provincia di Modena, una condizione verso cui il territorio – le aziende sanitarie assieme ai Comuni e alle associazioni di volontariato - ha sempre dimostrato massima attenzione con un’articolata risposta nei servizi socio-sanitari e, inoltre, progetti innovativi.

Non solo diagnosi e cura ma anche un forte obiettivo sociale che viene perseguito da tutti i soggetti della rete: contrastare lo stigma che contribuisce all’isolamento e alla mancata richiesta di auto da parte delle famiglie. Con undici Comunità amiche delle persone con demenza, la provincia di Modena è la prima in Italia per numero di Comuni che hanno aderito al network internazionale Dementia Friendly Community, progetto che vuole permettere alla persona con demenza di rimanere nella propria casa il più a lungo possibile, offrendo ai familiari maggiori risorse e opportunità per sostenere il loro lavoro di cura.

"I contatti nazionali e internazionali, lo scambio interprofessionale e con il grande mondo del volontariato, la sinergia con le istituzioni locali e regionali – dichiarano la Direttrice generale di Ausl Modena Anna Maria Petrini e il Direttore generale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Claudio Vagnini - sono questi i fattori che ci dicono che esiste veramente un ‘modello Modena’ per la cura e l’accompagnamento delle persone con demenza. Un modello che si estende anche ai caregiver a chi si prende cura del proprio caro, nella consapevolezza che la prevenzione, con stili di vita più sani, e la socialità, fatta di supporto all’intero nucleo familiare e occasioni di relazione sul territorio, sono due strade fondamentali per la gestione di questa condizione. Senza dimenticare la parte clinica e la ricerca scientifica che vedono costantemente impegnate le Aziende sanitarie modenesi". Il 4-5 ottobre l’Ospedale di Baggiovara ospiterà, per la prima volta in un ospedale, Alzheimer Fest, la manifestazione nata nel 2017 con la finalità di lottare contro lo stigma legato alla demenza, una sindrome che porta con sé ancora molte paure e pregiudizi e che attraverso diverse iniziative di promozione della salute, di welfare inclusivo e tramite il coinvolgimento del terzo settore.