Giovani socialmente isolati, nasce il progetto

Incontri rivolti a famiglie, insegnanti e operatori per prevenire la solitudine degli adolescenti e l’eccesso di realtà virtuale

Giovani socialmente isolati, nasce il progetto

Giovani socialmente isolati, nasce il progetto

Il rapporto scuola-famiglia e la difficile gestione dei disagi adolescenziali, tra cui il fenomeno crescente del ritiro sociale. Anche nel distretto di Carpi arriva l’iniziativa ‘Collaborazioni: quando collaborare è la migliore strategia di intervento possibile’, un ciclo di incontri rivolto a famiglie, insegnanti, operatori sanitari, sociali, scolastici e cittadini. Al centro degli appuntamenti ci sarà la sensibilizzazione verso il disagio adolescenziale, in particolare il fenomeno del ritiro sociale, che interessa tanti giovani ‘eremiti’ anche sul nostro territorio, al punto di diventare oggetto di un percorso formativo di approfondimento e prevenzione fortemente voluto dall’Ausl che due anni fa ha lanciato il progetto RI-SO. I due incontri – organizzati dall’Ausl in collaborazione con l’Unione delle Terre d’Argine e il Centro per le famiglie – si terranno il 13 e il 20 aprile, dalle 18.30 alle 20. Il primo appuntamento, presso il Centro di Documentazione Educativa (Cde) in via Nicolò Biondo 75 a Carpi, proporrà un laboratorio teorico esperienziale condotto dalla psicologa e psicoterapeuta, referente per il Distretto del Progetto Ri-So dell’Azienda Usl, Nicole Bedetti, e da Martina Esposito, mediatrice familiare del Centro per le famiglie dell’Unione Terre d’Argine. L’incontro del 20 aprile sarà invece online con Anna Arcari, psicologa e psicoterapeuta dell’Istituto Minotauro di Milano.

"L’appuntamento ‘Collaborazioni’ nasce come occasione di incontro, condivisione e riflessione rivolta a genitori, insegnanti, operatori sociali e sanitari – dichiara la dottoressa Nicole Bedetti –. Attraverso le azioni di sensibilizzazione del progetto RI-SO abbiamo potuto cogliere la necessità di sostenere la relazione tra scuola e famiglia per facilitare forme di collaborazione anche nei momenti di maggiore difficoltà. È decisivo, infatti, nell’affrontare le complessità della crescita, potersi trovare, mettere in circolo i punti di vista e consolidare il dialogo tra adulti". Il fenomeno del ritiro sociale, spiega la psicologa, "è una manifestazione di sofferenza sempre più diffusa tra gli adolescenti che tendono a ridurre sempre più le relazioni amicali e nel tempo anche la frequentazione dei contesti sociali e scolastici per arrivare, talvolta, a rinchiudersi nella loro stanza. I contatti con persone reali sono spesso sostituiti con una frenetica attività sul web che include la dedizione a videogiochi, la visione di film e una serie di contatti virtuali. In alcuni casi il ritmo sonno-veglia viene invertito, per cui i ragazzi dormono di giorno e rimangono svegli la notte". Per informazioni e partecipare è necessario telefonare al numero 059649272 oppure scrivere alla mail centrofamiglie@terredargine.it

Maria Silvia Cabri