Giovanni Reggiani morto, addio al fondatore dell’Hesperia

Medico lungimirante, si è spento a 92 anni. Oggi il funerale a San Pio X

Giovanni Reggiani è morto a 92 anni

Giovanni Reggiani è morto a 92 anni

Modena, 23 febbraio 2019 - Si è spento Giovanni Reggiani, tra i fondatori di Hesperia Hospital. Medico appassionato e lungimirante, lascia i figli Stefano (che ha seguito le orme del padre ed è ora direttore sanitario dell’ospedale privato), Alessandro, Raffaella e Maria Eugenia, oltre alla moglie e dottoressa Maria Angela Galasci.

Reggiani, 92 anni, è morto «all’Hesperia, a casa sua», fa sapere il figlio Stefano. Il funerale si terrà oggi alle 15 nella chiesa di San Pio X.

Nato a San Martino Spino di Mirandola nel 1926, Giovanni Reggiani si laureò in Medicina e Chirurgia all’università di Modena e si specializzò in pediatria, come la moglie, conosciuta durante gli studi. Iniziò presto a lavorare per l’ente mutualistico, per poi passare dal 1980 all’azienda sanitaria locale in via San Giovanni del Cantone, dove divenne coordinatore della specialistica ambulatoriale per l’Ausl.

La svolta avvenne nel 1983 quando, coraggiosamente, passò alla Nuova Casa di Cura Villa Laura, che divenne poi in poco tempo Hesperia, un ospedale privato accreditato oggi tra i più importanti a livello regionale e nazionale. Ne divenne direttore sanitario e contribuì di fatto alla fondazione e pianificazione dei primi servizi, tra cui la cardiochirurgia, fiore all’occhiello dell’ospedale di via Arquà. Ricoprì il ruolo di direttore sanitario fino alla metà degli anni Duemila, per poi passare il timone al figlio Stefano.

«Fu lungimirante – racconta proprio Stefano Reggiani – nella fondazione di Hesperia, ma anche nella collaborazione con le Università di Modena e Bologna, per favorire la specializzazione di giovani medici sia in cardiochirurgia sia in altre discipline». Non esitò a fare il rischioso salto dal settore pubblico al privato e per tutta la vità ha lavorato per la crescita e il miglioramento di Hesperia, oggi eccellenza in vari settori e in particolar modo nella cardiochirurgia. «Fu tra i promotori del premio Hesperia d’Oro – conclude il figlio – conferito tra gli altri anche al premio Nobel Rita Levi Montalcini, al prof Umberto Veronesi e all’ex ministro Girolamo Sirchia».