
Saldatore al lavoro
Modena, 24 maggio 2025 – La fisionomia del sistema economico modenese sta cambiando profondamente. A evidenziarlo, tra le numerose cifre a disposizione, sono i dati della Camera di Commercio elaborati dall’Ufficio Studi della CNA di Modena riguardanti l’attività delle imprese nate negli ultimi dieci anni sul nostro territorio.
Mentre la situazione della manifattura è negativa, ’stagnante’ o in crisi, spicca il settore terziario dove si segnala il boom dei professionisti della consulenza agraria, che dal 2015 ad oggi aumentano di quasi otto volte, passando dalle 20 alle 154 unità.
Del terziario fa parte anche la seconda categoria per numero di nuove imprese, quella degli affittacamere (case vacanze, BB e simili), che passano da 96 a 382 (+297%).
Dopo le società in partecipazione, le cosiddette holding (+242%) arriva il commercio al dettaglio via internet, cresciuto del 190%. A fare la parte del leone, in particolare, il comune di Novi, dove in dieci anni le attività con questo codice ateco sono arrivate a quota 295, secondo comune in Italia dietro a San Giuseppe Vesuviano.
Analizzando la graduatoria (che analizza le variazioni degli ultimi dieci anni) in base ai valori assoluti, il mestiere che è cresciuto di più è quello dei muratori (da 2452 a 3072 posizioni), sotto la spinta dei diversi bonus casa, poi le attività non classificate (NCA) di servizi alle imprese (da 777 a 1221) e la ristorazione (da 1573 a 1875). "A bene vedere – spiega Cna – è proprio la sigla di NCA quella che meglio rappresenta la trasformazione in atto. È l’acronimo di Non Classificabile Altrimenti, che include tutte quelle attività che non trovano collocazione altrove, nella maggioranza dei casi sono servizi completamente nuovi, attività per le quali non esiste una classificazione".
Rispetto al dato nazionale, alcune tendenze risultano confermate, ad esempio per quanto riguarda gli affittacamere, la ristorazione, il commercio online, i già citati servizi NCA. Tra le nuove attività più diffuse – a differenza del quadro generale italiano – non troviamo, invece, le attività degli istituti di bellezza e i consulenti informatici.
Tornando alla situazione ’grigia’ della manifattura, il numero di imprese, dal 2014 ad oggi, è calato del 23%, un po’ a causa del processo di concentrazione (meno imprese, ma più grandi), un po’ per la crisi della vocazione del fare, che ritroviamo anche nell’ambito dell’artigianato, che continua a rappresentare un terzo delle imprese modenesi, ma che ha visto queste imprese passare da 22.101 a 19.297, con un calo del 12,7%.
Le trasformazioni in atto, visibili nei comparti del turismo, del digitale, della sostenibilità e del benessere, "testimoniano un cambiamento profondo, guidato dalle grandi transizioni globali. Intercettare questi cambiamenti – e, quando possibile, anticiparli – è essenziale per mantenere la competitività" fa presente Cna.