Modena, frase choc: "Una mia amica fu palpeggiata, un gesto bonario degli Alpini"

Bufera sull'ex dirigente comunale Mauro Francia, che un post a favore delle ’Penne nere’ accusate di molestie ai raduni: "Ho sbagliato"

Uno dei cartelli esibiti dalle femministe contro gli Alpini

Uno dei cartelli esibiti dalle femministe contro gli Alpini

Modena, 14 maggio 2022 - E’ stato appena confermato presidente della Fondazione Cresciamo e già c’è chi ne chiede le dimissioni per un’uscita infelice sulla questione Alpini, che tiene banco da giorni dopo che al raduno di Rimini decine e decine di donne hanno denunciato molestie da parte delle Penne nere. Il tutto mentre il Pd chiede all’amministrazione comunale di portare il raduno a Modena nel 2024 o nel 2025. Mauro Francia, già dirigente del settore Istruzione del Comune, si è scusato ma ormai il suo post pubblicato su Facebook era stato visto e commentato duramente. "Non sono d’accordo di sospendere i raduni degli Alpini – aveva scritto raccontando un vecchio episodio successo proprio a Modena, quando una sua amica fu palpeggiata dalle Penne nere in raduno – Lei non se la prese più di tanto, un gesto ’bonario’, una specie di tributo alla bellezza. Faceva parte della tradizione alpina. Le tradizioni devono cambiare – ha corretto il tiro– e questa doveva essere abbandonata già da molti anni, ma non facciamone un dramma nazionale".

Parole che hanno scatenato diverse reazioni, tra quella dell’Udi di Modena: "Le parole di Mauro Francia sulle molestie sessuali, perpetrate durante il raduno degli Alpini ai danni di molte donne, ci lasciano basite. Non perché il suo modo di minimizzare la vicenda non sia pratica diffusa, purtroppo, in un paese, l’Italia, ripreso persino da Strasburgo per la sua abitudine nel rivittimizzare le donne che abbiano già subito violenza, ma perché Francia è presidente della Fondazione Cresciamo e già dirigente del settore Istruzione del Comune di Modena. Chi si occupa di educazione non può cadere mai, in alcuna situazione, in tal tipo di banalizzazione della violenza maschile contro le donne".

L’assessore all’istruzione Grazia Baracchi ha aggiunto: "Trovo quelle parole inqualificabili e ho preso atto delle scuse che lo stesso Francia ha presentato nei confronti delle donne e dell’Amministrazione comunale". Infatti Francia si è poi scusato con un secondo post: "Quando si commette un errore grave e ingiustificabile è giusto riconoscerlo subito e scusarsi pubblicamente. Lo devo sia nei confronti di tutte le persone che si sono sentite coinvolte, sia nei confronti delle istituzioni pubbliche che mi hanno attribuito e confermato fiducia in ambito professionale (in primis il Comune di Modena)". Sul caso è intevrenuto anche il comitato ’Priorità alla scuola’ composto da genitori e insegnanti: "Quale rispetto può avere verso le educatrici di quei servizi? Quale rispetto può avere verso le nostre figlie?

Quali insegnamenti può dare ai nostri figli? Deve dimettersi", dicono.