Modena, 10 agosto 2024 – È impegnatissima dietro i fornelli e sui social, un impegno costante che le fa prendere la sua nuova attività col sorriso che ci vuole per chi dietro al bancone deve servire decine di clienti. "Anche se le Olimpiadi hanno svuotato il quartiere, sono andati tutti via e non è facile in questi settimane".
A raccontarsi è Marianna Mazzetto, expat modenese che a Parigi è arrivata dieci anni fa, lavorando per un’azienda emiliana. Due anni fa il cambio completo di vita, dopo una brutta esperienza: Marianna ha deciso di mettere su il suo negozio, una sorta di gastronomia o rosticceria che ha una particolarità: "Vendo cibo modenese, molto semplice. E i clienti di certo non mancano". D’altra parte c’è scritto anche nell’insegna, ‘La Marianna – Cucina italiana, specialità di Modena’, perché il riferimento alla sua terra non manca mai.
Marianna, cibo modenese, tipo?
"Un po’ di tutti i colori. Gnocco, tigelle (anche piadine devo dire) e poi lasagne, gramigna panna e salsiccia. Ma anche prodotti con l’aceto balsamico e tanti salumi che faccio venire direttamente dall’Italia, perché buoni come i nostri qui in Francia non ce ne sono. È una missione ma ho già un titolo di cui fregiarmi, diciamo così".
Ovvero?
"Mi hanno detto i miei clienti che le mie lasagne sono le migliori di Levallois-Perret. Non male per un quartiere di 65mila abitanti e soprattutto detto anche da dei francesi, che sono un popolo che va ‘istruito’ sul nostro cibo".
Vende tanti prodotti nostrani? "Sì, anche sotto Natale o Pasqua: panettoni e colombe, in tutto ne ho venduti più di duecento ed è una sorta di miracolo perché in Francia sono dolci totalmente sconosciuti".
Ha clienti fissi?
"Ormai si è formato uno zoccolo duro, certo, ho un buon numero di avventori che ritornano e chiedono spesso gli stessi piatti o gli stessi prodotti. Ma anche qualche celebrità".
Ci dica?
"Ultimamente è venuto a trovarmi l’atleta paralimpico Matt Scott, che è una star del wheelchair basket già capace di vincere due ori. È arrivato qui, si è preso una tigella e la gramigna panna e salsiccia".
Quindi c’è un indotto olimpico?
"Posso essere sincera? Poco, perché il quartiere qui è di fatto deserto, sono andati tutti via proprio per evitare il caos dei Giochi. Però so che sono arrivati qui nel quartiere i ragazzi del Dream Team di basket degli Stati Uniti, chissà che non capiti qualcuno di loro in questi ultimi giorni di Olimpiade. Poi abbiamo un altro atleta famoso qui".
Cioè?
"Yannick Borel, schermidore già medaglia d’oro a squadre a Rio e argento qui a Parigi nella spada, è proprio di Levallois-Perret, una celebrità qui. Ci siamo già fatti un selfie sotto la Tour Eiffel, speriamo venga a mangiare qualcosa".
Cosa gli proporrà, nel caso?
"I miei cavalli di battaglia, lasagne e gramigna ma anche lo stracchino della duchessa, un dolce al mascarpone con amaretti, cioccolato e mandorle che faccio io qui con solo prodotti emiliani e che ultimamente finisce subito, ho tantissime richieste".