Goldoni ’sforna’ il primo trattore "Entro l’anno ne produrremo 800"

In sole 3 settimane traguardo storico per l’azienda, acquisita da Keestrack, che era inattiva da 18 mesi

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Dopo quasi due anni di fermo produttivo, in neanche tre settimane il gruppo di lavoro della Goldoni-Keestrack ha dato vita al primo trattore assemblato nell’era della New.Co. La nuova ‘Transcar 40’ è il simbolo del nuovo inizio, della ripartenza dopo la recente acquisizione della storica azienda di trattori con sede a Migliarina di Carpi, da parte del Gruppo belga, come spiega Roberto Lopes (foto in alto a destra), Ceo di Goldoni Keestrack e di Keestrack-Italia.

Avete prodotto il primo trattore: che clima si respira in azienda?

"Siamo molto contenti e fiduciosi: questo deve essere il primo di migliaia di altri nuovi trattori. Il team di lavoro è straordinario e ha fatto di tutto per ripartire in tempi record, specie dopo 18 mesi di inattività. Dunque, la mia soddisfazione è duplice: un bel traguardo iniziare a lavorare con questo marchio, ma anche vedere quanto questa squadra, motivata e brava, si impegna". In sole tre settimane…

"Già prima di siglare l’accordo definitivo avevamo iniziato a lavorare sulla pianificazione per avere pronta una catena produttiva quando sarebbe stato il momento. Il primo macchinario prodotto ha un valore simbolico, ma ancora non siamo al 100% della capacità produttiva".

Una partenza graduale?

"Si, con un volume per ora basso di produzione, per ‘allenare’ i lavoratori a riprendere i ritmi per poi incrementare. Inoltre, abbiamo quotidianamente incontri con i fornitori e i rivenditori, per presentare chi siamo e come lavoriamo. Vogliamo recuperare chi, nel frattempo, abbiamo perso".

I 110 lavoratori hanno mantenuto le loro mansioni?

"C’è stata una piccola ridistribuzione interna; inoltre non lavorano ancora tutti perché la catena è ridotta, ma dal prossimo mese saremo a pieno ritmo. Entro questo mese prevediamo di produrre dai 150 ai 200 trattori. Quest’anno, in tutto, dai 700 agli 800. Nel 2022 puntiamo ai 1700".

Per i 69 dipendenti in esubero ci sarà una possibilità di ripescaggio?

"È troppo presto per dirlo. Il nostro obiettivo è di produrre di più, per vendere di più, incrementando la catena distributiva. In questo modo potremo affrontare il tema dei lavoratori che non sono rientrati al lavoro: fa parte del nostro progetto recuperarli. Nei prossimi 45 mesi potremmo avere novità positive per una parte dei 69 esuberi". Com’è nato l’interesse della Keestrack per la Goldoni?

"Io ho sempre lavorato nell’ambito delle macchine agricole: un anno e mezzo fa sono entrato in Keestrack, proprio quando l’azienda, specializzata in macchine movimento terra, ha deciso di volersi estendere anche al campo agricolo. Abbiamo visto in Goldoni una buona opportunità. Si tratta di un brand con una storia centenaria. Inoltre, ha alle spalle una tradizione di famiglia, come Keestrack. Infine, abbiamo fornitori e rivenditori in comune. Una buona opportunità che ora diventa realtà".

Maria Silvia Cabri