Chiudiamo gli occhi e proviamo a immaginare un sontuoso banchetto barocco, con una grande scenografia in un trionfo di acque, l’orchestra che suona sulle barche e gli ospiti che si deliziano fra rinfreschi e amabili conversazioni. ’Il Barcheggio’ di Alessandro Stradella nacque proprio così, come una ’Serenata à 3 voci e istromenti’ destinata a una festa grandiosa, le nozze di Paola, figlia di Ridolfo Brignole marchese di Groppoli, con Carlo, figlio del marchese Giorgio Spinola. La partitura originale (che risale al 1681) è custodita presso la Biblioteca Estense di Modena.
Apriamo gli occhi, e ‘voliamo’ alla Rocca di Vignola, dove domani sera alle 21 il Festival musicale Estense presenterà proprio ’Il Barcheggio’ di Stradella nell’esecuzione dello Stradella Y-Project, con la direzione di Andrea De Carlo (foto). Lo spettacolo va appunto immaginato come un trattenimento musicale sull’acqua, ovvero un’esibizione di magnificenza affidata a un corposo organico strumentale in cui spiccano i timbri della tromba e del trombone.
Quindici arie, cinque duetti, due terzetti e tre articolate sinfonie creano uno spazio sonoro e visivo di grande effetto: i protagonisti sono Anfirite (il soprano Giulia Bolcato) e Nettuno (il basso Masashi Tomosugi), regina e re dei mari, che fanno il loro ingresso tra le spume sonore celebrando il proprio amore, e Proteo (il controtenore Danilo Pastore) che inneggia alle nozze dei semidei dei giovani nobili sposi. Un gioiello seicentesco che ci viene offerto dal progetto Stradella, nato nel 2011 come strumento di formazione per giovani cantanti e musicisti.
Stefano Marchetti