
’Grasse’ risate con i Pavironici. Sproloquio anche in versione baby e ironia sulla raccolta differenziata
Non chiedete a Sandrone come si debba fare la raccolta differenziata... Di sacchi verdi, gialli e blu e di tessere smeraldo il Pavirone s’intende poco, anche perché lui, la Pulonia e Sgorghiguelo abitano in campagna, e a Bosco di Sotto ci si deve arrangiare. "Nuèter dal rosch an savàm gninta – risponde ridendo –. A g’am la massa dedrè da cà". Lui dice che di non saperne nulla, però – ne siamo certi – il (difficile) avvio del nuovo sistema di raccolta dei rifiuti in città sarà uno dei temi bollenti dello sproloquio che i tre Pavironici pronunceranno giovedì prossimo attorno alle 16 dal fatidico balcone del Palazzo Comunale in piazza Grande. Già: Natale sembra appena ieri e invece siamo già entrati nel pieno del carnevale. E la centenaria Società del Sandrone, depositaria della bellissima tradizione del nostro dialetto, snocciola un ricco programma di iniziative "che abbiamo pensato davvero per tutti, dai bambini ai nonni", sottolinea il presidente Giancarlo Iattici. Cuore di tutto sarà appunto il Giovedì Grasso in piazza: dalla stazione ferroviaria le tre maschere modenesi percorreranno il centro sulla loro carrozza storica (che risale al 1886 ed è stata totalmente restaurata), insieme a un corteo di oltre 500 persone. "Avremo con noi le maschere tipiche originali di tante città, il Dottor Balanzone da Bologna, il Papà del Gnoco di Verona, Gianduja di Torino, i personaggi della Val d’Aosta e perfino le maschere siciliane e Giangurgolo di Catanzaro – anticipa Iattici –. Più centinaia di figuranti in costume. E anche le bande con le majorettes di San Felice, di Padova e di Verona che poi si esibiranno alle 17.30 in piazza Roma".
A impersonare i simpaticissimi contadini modenesi dalla lingua tagliente saranno i due ‘veterani’ Sauro Torricelli ("È il mio 23° anno come Sandrone in piazza", ricorda) e Vanna Panciroli, insieme a Matteo Cassiani che (forte di tanta esperienza ‘in trasferta’) quest’anno si alterna con Carlo Ventura nelle vesti del giovane Sgorghiguelo, tifoso sfegatato del Modena. Vorremmo che ci rivelassero qualcosa del loro sproloquio ma loro – fedeli alla consegna del silenzio – non possono fare spoiler. Secondo noi, però, nel discorso dal balcone troveranno spazio molte questioni della città, fra cui le baby gang e il Pug (ovvero il piano regolatore), e magari la Pulonia potrà dire qualcosa anche sui drammatici episodi di violenza sulle donne. "Daremo legna a chi se la merita", annuncia Sandrone. Certamente i Pavironici dedicheranno anche un passaggio "a Gian Carlo", ovvero al sindaco Muzzarelli che completa il secondo mandato: "Noi gli vogliamo bene", sorridono al Sandrone.
Il cartellone delle iniziative del carnevale modenese proseguirà anche nei giorni successivi. Venerdì 9, per esempio, la Famiglia Pavironica andrà a fare visita ai nonni nelle Rsa e ai bimbi degli asili, poi sabato 10 alle 16 all’auditorium Spira Mirabilis di Formigine prenderà vita la terza edizione dell’ "Usignolo d’oro", il concorso di canto per bambini, con le canzoni dello Zecchino d’oro, che un po’ di anni fa venne vinto anche dal piccolo Vasco Rossi ("Noi lo abbiamo invitato, chissà se verrà...", dice Iattici). Alla sera di sabato 10 il gran veglione di carnevale con il ballo in abiti del ‘700 e dell’800 nelle sale storiche del Palazzo Comunale, guidato dal ‘Battaglione Estense’. E poi domenica 11, dalle 14, fiorirà il carnevale degli Sgorghigueli e di tutti i bambini che da piazza Roma potranno sfilare in maschera per le vie del centro, insieme alle bande e agli Sgorghigueli ballerini: in piazza Grande, presso la Preda Ringadora, ci sarà anche... la Famiglia Pavironica in erba per un baby-sproloquio.