Hidrogen valley, al via il protocollo

Ok della giunta al progetto che vede coinvolti anche Unimore e Aess

Due stazioni di rifornimento di idrogeno, una specifica per il trasporto pubblico locale; due impianti di elettrolisi per la sua produzione; uno presso il termovalorizzatore, l’altro nell’area della discarica; lo sviluppo di un centro di eccellenza per la ricerca e la formazione. Sono i contenuti, illustrati nei mesi scorsi in un convegno, del progetto per la creazione di una Hidrogen Valley nel territorio modenese per il quale ora si è avviato il percorso di sottoscrizione di un protocollo d’intesa tra Comune, Unimore, il gruppo Hera, Snam spa, Enea, Seta spa, Cap Consorzio aree produttive, Fondazione Democenter Sipe e l’Agenzia per l’energia e lo sviluppo sostenibile Aess.

È stata proprio Aess a coordinare il gruppo di lavoro promosso dal Comune per l’individuazione delle linee strategiche e delle proposte progettuali che rappresentano i contenuti del protocollo d’intesa approvato nei giorni scorsi alla giunta su proposta del sindaco Muzzarelli.

L’iniziativa rientra nella strategia del Patto dei sindaci che si propone di accelerare la decarbonizzazione dei propri territori, rafforzare la capacità di adattamento ai cambiamenti climatici e garantire ai l’accesso ai principali servizi energetici. Obiettivi che sono coerenti con la Missione 2 del Pnrr (Rivoluzione verde e transizione ecologica), il Piano nazionale di ripresa e resilienza che prevede proprio una misura per sostenere la produzione di idrogeno in aree industriali dismesse per promuovere la produzione locale e l’uso di idrogeno nell’industria e nel trasporto locale.