Holostem, spunta un ’salvatore’ "Abbiamo incontrato Enea tech"

Si è fatta avanti la Fondazione privata vigilata dal Ministero: "Verificano i conti per valutare il subentro". Sperenza sulle ricerche per le terapie dei ’bambini farfalla’. Il professor De Luca: "Soluzione interessante"

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di Alberto Greco

Si comincia a respirare ottimismo intorno alla vicenda che nei giorni scorsi ha tenuto col fiato sospeso gli 80 dipendenti, tecnici e ricercatori, di Holostem Terapie Avanziate srl, e di migliaia di pazienti dopo l’annuncio della messa in liquidazione dato da Valline srl, proprietaria del 65% dalla società. L’azienda biotecnologica modenese con sede presso il Centro di Medicina Rigenerativa (Crm) ’Stefano Ferrari’, partecipata anche da Unimore e specializzata in terapie cellulari e geniche rischia seriamente con questo atto di scomparire e di pregiudicare la sopravvivenza stessa del Crm. Proprio in questi giorni una soluzione si è affacciata.

Enea Tech e Biomedical, la fondazione di diritto privato vigilata dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, ha incontrato giovedì a Modena in sede di Rettorato in via Università i soci di Holostem, presente anche il rettore ed i professori Michele De Luca e Graziella Pellegrini "per dare avvio – fanno sapere da Valline - al processo di due diligence, propedeutico all’eventuale subentro integrale della Fondazione nella gestione di Holostem. Tanto è bastato per riaccendere i fari su questo fiore all’occhiello della ricerca modenese, invidiatoci a livello internazionale, dedito con successo da anni a sconfiggere alcune malattie rare attraverso l’impiego di terapie cellulari e cellule staminali. "La trattativa in corso è un’ottima notizia per la ricerca e la sanità pubblica - commenta il presidente della Regione Stefano Bonaccini -. Anche la Regione sta lavorando per una soluzione positiva ed è giusto fare ogni sforzo perché strutture italiane della scienza e della ricerca di livello internazionale proseguano la loro attività per sconfiggere malattie rare e che lo facciano nel nostro territorio al servizio del Paese. Gli assessori Donini e Colla hanno già comunicato il nostro supporto al percorso di mantenimento scientifico e industriale del centro di ricerca. Come sempre siamo pronti a fare quello che serve perché una eccellenza della medicina e della ricerca applicata italiana venga salvaguardata".

Occorrerà ancora tempo per concludere l’iter del passaggio di proprietà di Holostem, che – nelle intenzioni – dovrebbe essere rilevata per intero da Enea Tech e Biomedical. "Vediamo come si svilupperà – dice il professor Michele De Luca, che insieme alla professoressa Graziella Pellegrini sono l’anima e la testa di Holostem e del Centro di Medicina Rigenerativa -. I presupposti ci sono. Se si sviluppano le condizioni giuste perché diventi una cosa operativa e fattibile la soluzione è molto interessante". Sui tempi del rilancio della nuova Holostem c’è invece ancora incertezza. "Tutti quanti vogliamo – conclude De Luca - che si risolva in pochissimi mesi, comunque entro la primavera dell’anno prossimo. Questo è assolutamente l’obiettivo. Certo è un buon inizio".