I 135 anni della ’Rossini’, un Natale sontuoso

Per lo speciale compleanno questa sera la Corale si fa in quattro coinvolgendo tutte le formazioni in un concerto davvero unico

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di Stefano Marchetti

Il 5 febbraio 1887 al teatro alla Scala di Milano Giuseppe Verdi presentava il suo ’Otello’. Nello stesso anno Arthur Conan Doyle pubblicava ’Uno studio in rosso’, il romanzo d’esordio di Sherlock Holmes, e in Inghilterra la mitica regina Vittoria celebrava il suo giubileo d’oro, 50 anni di regno. E proprio quell’anno a Modena venne fondata la corale Gioachino Rossini, dedicata al compositore pesarese le cui spoglie – appunto nel 1887 – vennero traslate dal cimitero di Père Lachaise a Parigi alla basilica di Santa Croce a Firenze. Già: sono trascorsi 135 anni da allora, e a Modena la ‘Rossini’ non è più soltanto una corale, ma rappresenta un caposaldo dell’attività musicale, un’icona. Anzi, un’istituzione. Nella sua lunga storia non si contano le tappe gloriose: come quando nel 1946, dopo un concerto al teatro Comunale, Beniamino Gigli ‘sentenziò’ che la corale Rossini era "l’unica veramente degna di cotanto nome", o come la vittoria al concorso internazionale di Llangollen, nel 1955 in Galles, quando fra i tenori della Rossini spiccavano le voci di padre e figlio, Fernando e Luciano Pavarotti.

Insomma, 135 anni sono un compleanno importante per la corale Rossini: stasera alle 20.30 lo festeggerà al teatro Comunale Pavarotti Freni con un sontuoso Concerto di Natale... e si farà in quattro. Saranno infatti alla ribalta le quattro formazioni in cui si articola l’attività della Rossini: la storica corale, diretta oggi da Luca Saltini (con Lucio Carpani come maestro collaboratore), la Giovane Rossini e Diapasonica, guidate da Francesca Nascetti, e il Serial Singers Gospel Choir, diretto da Roberto Penta. Nella serata, condotta dal giornalista e musicologo Daniele Rubboli, il programma spazierà fra i generi, dalla lirica al sacro, dallo spiritual al pop. Nella prima parte si ascolteranno per esempio una carola natalizia di Britten, ma anche la celebre ’Badinerie’ di Bach nell’inconfondibile arrangiamento di Ward Swingle, e i cori gospel dei Serial Singers, con Roberto Penta al pianoforte, Andrea Cerè al contrabbasso e Lucio Caliendo a batteria e percussioni. La seconda parte (con l’Inno di Mameli e la sempre emozionante ’Ghirlandeina’, eseguiti da tutti i gruppi, insieme al coro Città di Mirandola) vedrà poi protagonista la corale principale, a cui si uniranno le voce soliste del soprano Radmila Dolgopolskih e del baritono Daniele Muratori Caputo, tutti accompagnati dall’Orchestra sinfonica delle Terre Verdiane, con la direzione del maestro Saltini. Sarà un viaggio dalla ’Carmen’ di Bizet, con il famoso Coro delle sigaraie, al ’Nabucco’ e all’ ’Ernani’ di Verdi.

Per la Rossini il concerto sarà anche l’occasione per celebrare e suggellare l’impegno del commendator Romano Maletti che, dopo 25 anni di appassionata e generosa presidenza, nei mesi scorsi ha passato il testimone al colonnello Nicola Gemma, anche se rimane come presidente emerito. Il segno di una Rossini che continua a unire le generazioni, nella missione di tramandare la bellezza del canto, della musica e dell’arte.