I locali salutano piazza XX "Poca gente, così è dura"

Se ne vanno l’Hamburgeria e ’La Lista’, la frustrazione dei titolari: "Abbiamo organizzato tante iniziative, ma siamo stati lasciati soli"

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di Valentina Reggiani

Hanno organizzato tantissimi eventi, molti dei quali dal ‘sapore solidale’. L’intenzione era quella di trasformare la piazza in un luogo in cui i modenesi, ma anche i turisti, si sentissero a casa. Purtroppo quei locali, che hanno contribuito ad animare piazza XX Settembre , hanno deciso di ’tirare i remi in barca’: gli sforzi non hanno portato ai risultati sperati poiché, spiegano i titolari, "quando ci si trova soli ad organizzare le cose diventa tutto complicato". E’ così che in poco tempo hanno chiuso i battenti l’Hamburgeria e l’ex Giusto Gusto, poi rinominato ‘La Lista’. I titolari, Valentina Rimondi e Carmine Bizzarro sono gli stessi che ‘lanciarono’ l’iniziativa del panino sospeso. I clienti, al momento del pagamento della consumazione, potevano scegliere liberamente se offrire un panino ai senza dimora; iniziativa in collaborazione con Porta Aperta. "A giugno grazie a Modenamoremio siamo riusciti ad organizzare diversi eventi – spiega Rimondi – ma per luglio e agosto, così come per il periodo invernale, non vi è alcuna progettazione sulla piazza. Avevamo già pianificato un progetto corposo che includeva parecchie iniziative – afferma ancora – ma da soli non si va da nessuna parte. Avrebbe dovuto inaugurare anche una pizzeria ma al momento non è stato così e anche un terzo negozio di riparazioni ha ‘abbandonato’. Abbiamo organizzato anche tante presentazioni di libri, ma i modenesi e i turisti sono venuti in piazza soltanto grazie alle serate di Modenamoremio, dopo di che l’area si è svuotata". Il socio, Carmine Bizzarro spiega come probabilmente l’attività sarà riaperta, ma altrove. "Non è solo piazza XX il problema, ma tante altre strade del centro. Via Albinelli ad esempio al mercoledì sera registra il tutto esaurito mentre piazza XX risulta deserta. Avevamo cercato di fare qualcosa che potesse rappresentare un luogo di ritrovo ma, quanto ti trovi da solo, fai poco. Volevamo creare qualcosa che fosse accogliente per la città e che ci fosse un progetto continuo con Porta Aperta, dal ’panino sospeso’ ad un secondo progetto solidale e abbiamo cercato di porre l’accento sulle iniziative locali, creando un luogo diverso, che proponesse attività culturali con ‘personaggi’ che avessero qualcosa da raccontare, ma la discontinuirà della piazza è troppa. Abbiamo sempre lottato perchè ci fosse un lavoro organico tra commercianti e Comune ma abbiamo capito che non c’era possibilità: non era una mancanza di volontà, ma fino a che si lavorava erano tutti contenti poi, quando arrivano le difficoltà, i rapporti da gestire non sono facili. Ora – chiude – stiamo lavorando per proseguire il progetto da un’altra parte in un luogo più grande".