I meccanici del domani all’opera su un motore Ferrari

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Non verrà lanciato in pista ai 200 chilometri all’ora. Resterà sul banco di prova e potrà essere smontato, analizzato, scansionato e studiato pezzo a pezzo. È il motore 8 cilindri di una F430 che la Ferrari di Maranello ha dato in comodato d’uso a scopo didattico all’istituto tecnico Corni. Qui decine e decine di futuri meccanici avranno la fortuna di toccare con mano e scoprire come è composto uno dei motori più desiderato al mondo, in tutte le sue parti dal primo all’ultimo ingranaggio. "Ci è stata data carta bianca e insieme agli studenti di diverse classi potremo prima di tutto studiarlo e poi apporvi qualsiasi tipo di modifica. È un lavoro che verrà fatto anche in altre scuole e il risultato migliore verrà esposto al Mef" spiega Maria Elena Pacchioni, docente di Meccatronica al Corni. Un’occasione unica per gli studenti che solitamente si applicano su prototipi datati e non certo della potenza del Cavallino. "Si potranno eseguire diversi test, anche di fluidodinamica, molto importanti per l’indirizzo di Meccatronica – prosegue la prof. –. Per i ragazzi sarà molto motivante". Lo conferma Christian Consoli, della 5 A indirizzo Meccanica Meccatronica: "abbiamo già studiato la teoria in classe ma non abbiamo mai messo mano a un motore di queste dimensioni, è davvero un onore". Christian abita a Maranello ed è un grande tifoso della Ferrari: "la vedo girare per Maranello da quando sono nato; ma avere ora l’opportunità di toccare con mano il motore che sta dietro a una Rossa è un vero piacere. Nel laboratorio della scuola abbiamo un altro motore più antico, adesso invece abbiamo l’occasione di imparare qualcosa di nuovo e conoscere la tecnologia che sta dietro a questi bolidi. È importante, perché questo è il futuro".

p. t.