I negozi chiusi: "Ci siamo illusi di ripartire"

Rossi, imprenditore del centro e presidente Confesercenti: "E’ evidente che rispettare le regole non basta. Bisogna vaccinare"

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La città torna a convivere col silenzio e le strade (quasi) deserte. L’entrata in zona rossa fissa una sorta di spartiacque tra la ricerca di una nuova quotidianità e un ritorno al passato, vero e proprio deja-vu del lockdown di un anno fa. Le serrande delle attività commerciali sono nuovamente abbassate e il futuro del tessuto economico locale appare, tutto d’un tratto, ancora in bilico. "Sembravamo a un passo da una vera ripartenza e invece oggi il centro storico, e quello di tutte le cittadine della provincia, è di nuovo desolatamente vuoto – spiega Mauro Rossi, imprenditore e presidente Confesercenti Modena –. Pare di essere tornati a marzo 2020: però in questo anno negozianti e ristoratori hanno sempre rispettato regole, restrizioni e chiusure, e così faremo anche questa volta, ma i contagi corrono ugualmente: è evidente che questo non basta a contenere l’epidemia, oltre a essere una soluzione insostenibile per l’economia. E’ necessario puntare con maggior forza sul vaccino".

Il quadro generale fa paura e Rossi è chiaro: "La situazione dei nostri associati è drammatica, sappiamo che oggi devono chiudere ma non sappiamo quando riapriranno: credo che realisticamente se ne riparlerà dopo Pasqua. I dati di Confesercenti nazionale evidenziano un’emorragia devastante di imprese e di posti di lavoro: nel 2020 hanno perso la propria occupazione 204mila autonomi tra imprenditori (meno 80mila), professionisti (meno 50mila) e loro addetti (meno 74mila)". E gli aiuti dello Stato? Sono un miraggio. O meglio, una promessa mantenuta (per ora) a metà. "Finora – aggiunge il presidente di Confesercenti Modena – le nostre imprese hanno avuto sostegni decisamente insufficienti a fronteggiare una crisi drammatica, che dura da un anno. E anche se in alcuni periodi abbiamo potuto tenere aperte le attività, non abbiamo mai lavorato a pieno ritmo. L’ultimo ristoro erogato dal Governo risale al 12 gennaio scorso ed è la tranche relativa al mese di novembre 2020: nel frattempo le imprese hanno comunque dovuto sostenere i costi fissi di affitti, dipendenti, tasse". Si tratta, rincara Rossi, "di una situazione inaccettabile, funestata anche dal caos e dagli sprechi relativi a provvedimenti intempestivi e confusi, che crea sconcerto e sfiducia negli imprenditori e nei dipendenti. E che blocca qualsiasi prospettiva di ripresa: bisogna sottolineare che l’economia ripartirà solo con una campagna vaccinale rapidamente efficace. A oggi – conclude il presidente di Confesercenti Modena – ha ricevuto almeno una dose di vaccino solo il 6,6% della nostra popolazione: il Governo deve spostare la sua azione dai decreti di chiusura all’organizzazione di una campagna di vaccinazione a tappeto, che permetta all’economia di normalizzarsi".

Vincenzo Malara