I ’no vax’ portano gli agenti in tribunale

Hanno accusato di abuso di ufficio alcuni appartenenti alle forze dell’ordine, - sette, difesi dagli avvocati Zaccaria, Pellegrini, Scaglione e Francioso – per averli sottoposti ai controlli durante la pandemia, essendo stati tutti trovati privi di mascherina in un locale di Spilamberto. Il controllo era relativo al rispetto delle disposizioni anti Covid. La denuncia era stata presentata da diversi no vax che si erano poi uniti in ‘comitato 6 gennaio’ di Spilamberto, attraverso quello che hanno nomitato come ‘legale rappresentante’, il negazionista modenese Marcello Scunzani. Ma il pm ha chiesto l’archiviazione del caso. I negazionisti hanno però presentato opposizione alla richiesta di archiviazione e ieri il giudice, dopo una udienza molto combattuta, si è riservato. Secondo il pm il fatto non sussiste poiché gli indagati hanno in realtà assolto il loro dovere istituzionale. I denuncianti – aveva fatto presente il pm – stavano violando disposizioni di carattere amministrativo alle quali sono seguite relative sanzioni. Nell’atto di opposizione, invece, i denuncianti hanno parlato di "rastrellamento di tipo militare" e nella querela hanno descritto come illegittime le disposizioni in materia di contenimento del coronavirus. Secondo i vari aderenti al comitato, quel giorno, il 6 gennaio dello scorso anno, il gruppo di negazionisti aveva subito un trattamento vessatorio proprio a seguito del quale si erano costituiti in comitato. Da qui l’accusa – rivolta alle forze dell’ordine – di sequestro di persona e abuso di ufficio. Ma secondo la procura gli operatori agirono nel rispetto del loro dovere.