Modena, 5 ottobre 2024 – L’organico dovrebbe essere praticamente al completo: eppure i carichi di lavoro per ogni ‘addetto’ risultano davvero insostenibili. Parliamo della procura di Modena dove ogni magistrato, ovvero tredici in organico più il procuratore capo hanno ben 1106 procedimenti pendenti pro capite. Complessivamente sono 15.488 i procedimenti pendenti al 31 dicembre dello scorso anno: quindi oltre 15mila notizie di reato contro soggetti noti. E’ bene evidenziare che non si tratta di arretrati o meglio, non solo: all’interno di questo esorbitante numero ci sono procedimenti in corso di indagine e procedimenti già finiti a processo.
I dati, allarmanti se si riflette sui tempi della giustizia, sono stati pubblicati nella sezione analisi del sito del Csm. Infatti Il Consiglio Superiore della Magistratura ha snocciolato i dati di procure e tribunali di tutto il paese, mettendo a confronto i procedimenti pendenti (quindi ancora aperti) nei tribunali e nelle corti d’Appello al 31 dicembre dello scorso anno, civili e penali (dibattimento, monocratico e collegiale, oltre agli appelli al giudice di pace, assise, gip, gup, registro noti).
Oltre a questi ci sono poi i procedimenti pendenti nelle procure relativamente alle notizie di reato contro autori noti. Se guardiamo appunto ai procedimenti che il 31 dicembre risultavano ancora aperti e nelle mani dei magistrati; la media nazionale riporta 400 pendenze pro capite. I magistrati modenesi ne hanno invece 1106, (siamo primi in Regione) quelli reggiani 1001 mentre quelli felsinei 264 ma a fronte di 30 magistrati in organico. "Sono dati che tengono conto di tutte le notizie di reato; noti, ignoti e tutto quello che arriva come flusso in entrata e sono fatti proprio per mettere in luce il reale carico di lavoro, quindi rilevante sul singolo magistrato – commenta il presidente dell’ordine degli avvocati modenesi, Roberto Mariani –. Attualmente la pianta organica conta 14 magistrati e i numeri mostrano come il carico sull’ufficio sia molto rilevante, con un numero di magistrati in pianta che è sottodimensionata per il numero di procedenti in entrata".
"Così come per il tribunale. Per non parlare del personale amministrativo: sono sottodimensionati e ci sono scoperture in tribunale e in procura pari al 30 per cento – sottolinea Mariani –. Parliamo di un ufficio giudiziario, quello di Modena secondo solo a Bologna che però ha il doppio di magistrati, 30 e pendenze pro capite ben al di sotto di quelle modenesi. Il dato significativo che va evidenziato è che siamo il secondo ufficio più grande dell’Emilia Romagna dopo Bologna – rimarca il presidente – con piante organiche inadeguate. Ora, negli scorsi anni la situazione organico era sicuramente peggiore ma a Modena manca ancora l’aggiunto e in tribunale sarà nominato a breve il presidente ma occorre fare i conti con maternità ad esempio e magistrati in procinto di andare. C’è un grande turn over e non tutte le posizioni ‘scoperte’ vengono coperte. Quindi il carico di lavoro sul singolo magistrato è importante".
Per quanto riguarda il tribunale, le pendenze complessive sono pari a 19.350, con 6342 procedimenti pendenti penali e una pianta organica che conta 41 addetti e 472 processi pro capite: numeri che invece si avvicinano alla media regionale. A Marzo del 2022 gli avvocati avevano espresso preoccupazione per le carenze organiche: il numero di Sostituti Procuratori della Procura risultava gravemente ridotto, risultandone effettivamente in servizio solo sette su dodici. Oggi la situazione è migliorata: la pianta risulta al completo ma, appunto, insufficiente rispetto ai procedimenti effettivamente pendenti.