I politici ascoltino i camici bianchi

Migration

Carlo

Curatola*

La pandemia ha reso evidente un problema da tempo noto. La carenza dei medici di famiglia e dei medici di pronto soccorso non nasce con l’emergenza Covid. Tutto era previsto da studi e numeri sulle previsioni di pensionamento. Lo scenario pandemico ha anticipato le date di pensionamento di molti colleghi e favorito la fuga da ambienti lavorativi in cui gli organici ridotti e carico lavorativo non consentivano di lavorare in condizioni umane. Quest’ultimo fenomeno si registra nei pronto soccorso ma anche sul territorio dove, molte convenzioni sono state abbandonate dai neoconvenzionati, increduli per i carichi lavorativi. Gli ambiti carenti della medicina generale rimangono scoperti perché la programmazione è stata incapace di prevedere il ricambio. Possiamo dire che molte risorse umane sono impegnate in Usca o Hub, ma non sono quelli i numeri che garantirebbero il ricambio. La generazione di medici di famiglia che sta andando in pensione è quella che entrò nel Sistema Sanitario Nazionale quando questo venne introdotto all’inizio degli anni ‘80. Prima di allora i medici di famiglia si chiamavano medici della mutua e potevano assistere fino a 3.000 pazienti. Con il Sistema Sanitario Nazionale il numero massimo di pazienti di un medico di famiglia fu dimezzato a 1.500, pertanto il numero dei medici di medicina generale raddoppiò: i giovani medici di allora sono la generazione che oggi sta andando in pensione. Non mancano laureati, mancano specialisti e medici in possesso del diploma di formazione specifica in medicina generale. Non basta, infatti, prevedere borse di studio e contratti di formazione specialistica. E’ necessario prevedere e indicizzare il fabbisogno regionale sul quale orientare scelte e investimenti. E, soprattutto, bisogna che i politici ricomincino ad ascoltare le rappresentanze dei lavoratori, dei medici in questo caso, in specie quando le stesse producono studi e lavori che avrebbero potuto cambiare la storia. Altrimenti i medici inizieranno a parlare dei politici con il cittadino. *Presidente

Ordine dei Medici