"I religiosi sono ancora preti a tutti gli effetti"

"Non sospesi ma sollevati a tempo dalla parrocchia di San Benedetto Abate".

L’avvocato Roberto Perghem, in merito alla situazione della parrocchia modenese che vede coinvolti i due sacerdoti, don Giovanni Braglia e don Dariusz Mikoda sottolinea come i religiosi non siano stati sospesi dalle proprie funzioni come ogni tanto emerge nel commentare la vicenda.

Il legale, oltre a rimarcare la sostanziale differenza dei due istituti canonici, fa presente come il decreto emesso dal vescovo di Modena indichi che i due parrocci sono stati sollevati a tempo solo dalle funzioni di parroci di San Benedetto, quindi sono preti nel pieno delle loro funzioni e possono regolarmente officiare i sacramenti e celebrare la messa.

"Le contestazioni – spiega il legale che difende i due parroci – sarebbero tutti sulla gestione economica, patrimoniale della parrocchia pur non avendo ad oggi ottenuto chiarimenti in merito".

È passato un mese esatto da quando i fedeli, sconvolti, si trovarono dinanzi alla chiesa di piazza Dossetti ‘blindata’ con un lucchetto: "Su ordine di sua eccellenza (il vescovo ndr) da oggi non svolgiamo le funzioni pastorali in questa parrocchia", avevano spiegato i religiosi ai propri parrocchiani.

Un annuncio che aveva scatenato una serie di reazioni da parte della comunità. Molti fedeli si sono stretti attorno ai due religiosi.

Sono comparse col passare dei giorni decine di post sui social ed è stato fatto anche un presidio davanti alla chiesa in cui i fedeli, molti dei quali da anni frequentano la parrocchia e ora portano lì i loro figli, si interrogavano sui motivi di questa decisione sulla quale ancora oggi aleggia il mistero.

v.r.