I testimoni dell’incidente: "Non è scivolato"

Migration

"Riccardo per schivare il gavettone ha oltrepassato ridendo il cancello, ha attraversato i pochi metri di passo carraio e si è allungato fino a fermarsi sulla strada. Poi si è girato per vedere se chi lo rincorreva fosse ancora dietro e in quello stesso momento è stato travolto dal furgone che sopraggiungeva".

E’ scivolato prima di essere investito? "No, era assolutamente in equilibrio". A parlare è uno dei testimoni oculari – che preferisce rimanere anonimo (la sua deposizione è stata comunque già acquisita) – di quanto accaduto venerdì pomeriggio in via Fossa a Magreta, durante il matrimonio di Michael Bertacchi e Goda Rocco.

Sono diversi gli invitati che hanno assistito alla scena che ha spezzato la vita al giovanissimo testimone dello sposo, il 18enne Riccardo Bellopede.

In questi giorni le indagini aperte per omicidio stradale (un atto dovuto in questi casi) dalla procura di Modena e condotte dal pubblico ministero Giuseppe Amara con il supporto della polizia locale di Formigine guidata dal comandante Marcello Galloni, punteranno proprio a fare chiarezza sulla dinamica dell’assurdo incidente.

Circola l’ipotesi che Riccardo possa essere scivolato prima di essere travolto, ma in realtà – ammesso che questo particolare possa essere dirimente nell’assegnazione delle responsabilità – ai testimoni non risulta: "La ghiaia copre lo spazio interno prima del cancello – racconta il testimone – ma dopo, nel passo carraio che separa l’ingresso dalla carreggiata, c’è un misto di cemento e terriccio. Il ragazzo che lo rincorreva era a diversi metri di distanza, Riccardo si è precipitato sulla strada per sfuggire al gavettone, per poi girarsi per vedere se fosse ancora inseguito. E’ stato in quel preciso istante che è stato investito. Non era sbilanciato, non è scivolato". L’altro aspetto da valutare sarà la velocità con cui andava il Fiat Doblò guidato dal 43enne bolognese ma residente a Modena. Come spiegato ieri su quella strada comunale – anche se i residenti non lo accettano – vige il limite dei 90 chilometri orari.

Il conducente ha nominato un avvocato e al momento preferisce non rilasciare dichiarazioni, ma nella sua deposizione alla polizia locale ha spiegato in sostanza di essersi trovato il ragazzo davanti all’improvviso, sbucato dalla villa, e di non essere riuscito a frenare in tempo.

Gianpaolo Annese