
Hanno solo diciassette anni ma già si sono ‘macchiati’ dei reati più gravi. Sono stati sottoposti a fermo con le accuse rispettivamente di tentato omicidio e rapina i due tunisini, minori non accompagnati, coinvolti, anche se in modo diverso, nell’accoltellamento di un terzo minore non accompagnato, sabato sera nei pressi della stazione delle autocorriere. A fermarli sono stati gli agenti della squadra mobile diretta da Mario Paternoster che, in brevissimo tempo, sono riusciti a chiudere il cerchio attorno all’ennesimo fatto di sangue che si verifica in città e che vede al centro, ancora una volta, minori non accompagnati provenienti dalla Tunisia. La vicenda per molti aspetti è avvolta da ombre di mistero. Infatti tutto è nato da una rapina, da parte di due dei 17enni ai danni di un connazionale maggiorenne, proveniente da Savona che stava camminando nella zona delle autocorriere. I due minori lo hanno aggredito e rapinato del telefono, per poi allontanarsi. Poco dopo, però, si è presentato un terzo 17enne tunisino ospite, al pari dei due coetanei, di una comunità di prima accoglienza della città. Quest’ultimo ha estratto un coltello per poi colpire con violenza al torace uno dei due rapinatori. Il motivo, al momento, è sconosciuto anche se non si esclude che il trio avesse qualche conto in sospeso pregresso, rancori magari nati a seguito della convivenza forzata nella struttura. Sul movente del tentato omicidio sono ora in corso serrate indagini da parte della squadra mobile. I 17enni si trovano ora nel carcere minorile del Pratello, arrestati uno per tentato omicidio, l’altro per rapina mentre il terzo minore – che a sua volta risponderà di rapina – si trova ancora ricoverato in prognosi riservata all’ospedale di Baggiovara. Il giovane è stato sottoposto a due delicati interventi chirurgici ma la prognosi, per il momento, è riservata.
Valentina Reggiani