"Il 2023 pieno di incertezze per le imprese"

Il bilancio di Lapam Confartigianato: "Massima attenzione al calo dell’edilizia e al rischio inflazione. Nel 2022 dati confortanti"

"Il 2023 pieno di incertezze per le imprese"

"Il 2023 pieno di incertezze per le imprese"

di Alberto Greco

"Chiudiamo il 2022 in un modo estremamente positivo in Emilia-Romagna con una crescita del Pil del + 4,9% e Modena – osserva con soddisfazione il presidente Lapam Confartigianato Gilberto Luppi - ha fatto la parte del leone". Riassume così quello che è stato il bilancio economico che si ricava dalle analisi condotte dall’Ufficio Studi di Lapam Confartigianato che ha tracciato un bilancio dell’anno passato, ricavato dal raffronto di dati e indicatori disponibili per le 64mila imprese del territorio modenese, non solo delle 11mila aderenti a Lapam Confartigianato tra Modena e Reggio Emilia.

Ma, subito il presidente si affretta a dire che "il 2023 sarà un anno più incerto e difficile, tuttavia il segno più dovrebbe arrivare a sfiorare l’1%, che significa che gli imprenditori del nostro territorio continuano a scommettere su se stessi". Questo nonostante la rincorsa dei prezzi innescata dal comparto energetico con elettricità, gas e combustibili più che raddoppiati in un anno (+126,9%).

Secondo la stima dell’Ufficio Studi Confartigianato il caro-bollette di elettricità e gas ha comportato per le micro e piccole imprese di Modena un aggravio di 381 milioni di euro di costi.

Pur, prevedendo, però, un rallentamento della corsa dei prezzi nel primo trimestre del nuovo anno, il clima di incertezza contribuisce a deteriorare le previsioni sul Pil del 2023. Fondamentale ai fini del risultato raggiunto nel 2022 il contributo fornito dell’export manifatturiero all’economia provinciale nei primi 9 mesi del 2022, che ha messo a segno una crescita del 17,8% rispetto al 2021.

Anche i settori prevalentemente composti da micro e piccole imprese, come tra gli altri quelli della moda, del legno, l’alimentare, hanno avuto una crescita a doppia cifra del 14%.

Tuttavia, una parte significativa di questo incremento è determinata dall’aumento dei prezzi più che del volume esportato e dagli effetti sull’edilizia del bonus 110%. Meno roseo il bilancio sul fronte del lavoro da imputare esclusivamente al lavoro indipendente: se rispetto al 2019 il numero dei dipendenti in regione è cresciuto dello 0,5%, gli indipendenti, ovvero autonomi, liberi professionisti e imprenditori, sono calati del -11%. E all’orizzonte nel 2023 incombe la minaccia della difficoltà a reperire quasi un lavoratore su due, il 46,4%, per effetto della mancanza di figure professionali nei ruoli richiesti. E a questo proposito Lapam ha avviato un progetto "MyLapamJob – puntualizza il segretario generale Lapam Alberto Rossi – che fa incontrare domanda e offerta di lavoro, un servizio particolarmente prezioso in questo tempo. Oltre a questo va ricordato Lapam Crea Futuro, per inserire giovani neolaureati".

A preoccupare l’organizzazione sindacale artigiana e però oggi il credito poiché – viene spiegato – "i prestiti concessi alle piccole imprese tornano a calare in regione dopo un periodo positivo per effetto della politica di stretta monetaria". Questo insieme di osservazioni fa concludere a Luppi che "I dati di contesto mantengono il segno più, tenendo presente comunque con attenzione da una parte l’inflazione che, dai segnali di questi ultimi giorni, dovrebbe comunque calare per la frenata dei costi energetici, dall’altro l’inevitabile calo delle costruzioni. Sarà perciò importante mantenere la crescita dell’export manifatturiero che ha fatto da traino nel 2022".