Il Barozzi non molla: due giorni di sciopero

Studenti, genitori e docenti confermano la manifestazione per dire no allo "scippo delle aule in favore del Muratori"

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La protesta contro la Provincia di Modena si farà e durerà due giorni. Mentre tutti gli studenti modenesi riprenderanno le lezioni a scuola, lunedì alle 9 davanti all’Istituto Barozzi i ragazzi proporranno una "catena umana" per ribadire che le quattro aule cedute al liceo Muratori-San Carlo non si devono toccare. Vano il tentativo del dirigente scolastico, Lorella Marchesini, di rasserenare gli animi rassicurando sull’attività didattica dell’istituto che sarà confermata per tutto l’anno. Nonostante la sua disponibilità a incontrare le famiglie nei prossimi giorni, martedì 15 settembre anche i genitori si troveranno davanti ai cancelli della scuola per manifestare. I docenti, invece, sono stati precettati dalla dirigente scolastica e dovranno essere in aula per svolgere regolarmente le lezioni. "I molteplici tentativi di mediazione, le lettere e i comunicati stampa non hanno mai ottenuto risposte adeguate nelle sedi adeguate", sostengono i genitori e i docenti del Barozzi in una nota inviata ieri ai giornali, nella quale ripercorrono gli ultimi passaggi della dialettica con l’amministrazione provinciale riassunta in una lettera inviata nei giorni scorsi all’ente di viale Martiri della Libertà. "In data 2 settembre 2020 si è riunita la Commissione ristretta incaricata dal consiglio e dall’amministrazione provinciale di riesaminare la situazione degli spazi al fine di pervenire ad un accordo tra i due enti – si legge –. In quella sede era stato con forza assicurato che in ogni caso le aule non sarebbero state ‘assegnate’ al liceo Muratori ma ‘temporaneamente prestate’. Della temporaneità dell’attribuzione delle aule al Muratori non si trova tuttavia riscontro nella comunicazione in esame".

Il consiglio di istituto ha formulato, su sollecitazione dell’amministrazione provinciale, una "proposta di mediazione" per "porre termine al contenzioso" attraverso "una soluzione di mediazione che assegni una delle aree al liceo Muratori lasciando l’altra area all’istituto Barozzi". Nel comunicato si mette in evidenza anche l’indisponibilità "di aule sufficientemente spaziose da ospitare le 27 classi che contano più di 25 alunni". Ma, come ha chiarito Marchesini, il governo invierà a breve nuovi insegnanti e si potrà così spezzare le classi più numerose. Il presidente della Provincia, Gian Domenico Tomei, dal canto suo continua a ripetere che "i numeri non mentono, al Barozzi alla fine dei conti diamo delle classi in più". L’utilizzo di quattro aule del Barozzi da parte del liceo Muratori-San Carlo "è comunque da considerare una soluzione temporanea; la Provincia ha previsto la realizzazione, in un’area attigua al liceo stesso, di una nuova struttura modulare che consentirà il ritorno al Barozzi di diverse aule utilizzate ora dal liceo".

Paolo Tomassone