VIVIANA BRUSCHI
Cronaca

"Il biomedicale ’vale’ 16 miliardi di euro Settore strategico, deve essere valorizzato"

Il 5 e 6 ottobre il distretto, che ha il suo ’quartier generale’ nella Bassa, sarà protagonista in Fiera con BT Expo Biomedical

di Viviana Bruschi

Risorto dalle macerie del sisma 2012, in prima linea durante la pandemia il Distretto biomedicale della Bassa modenese, che a Mirandola ha il suo quartier generale, approda il 5 e 6 ottobre (ore 9-18) a ModenaFiere con B.T. Expo Biomedical Technologies, una due giorni nel segno dell’innovazione e della tutela della salute.

"E’ un evento che punta a valorizzare un settore strategico per la nostra regione, e non solo, che risponde al bisogno di tornare a stringere relazioni commerciali in presenza", dichiara Marco Momoli, direttore generale di ModenaFiere, in conferenza col docente Unimore Francesco Leali, la manager di BBraun Italy Giuliana Gavioli e referente di Confindustria Biomedicale, Alberto Belluzzi (Lapam), Alberto Papotti (Cna), Barbara Bulgarelli (Tecnopolo Tpm).

Se la fiera di Dùsseldorf è la numero uno al mondo del settore biomedicale, ModenaFiere potrebbe eguagliarla a livello nazionale, e il direttore Momoli non nasconde di puntare "nel futuro a un palcoscenico internazionale, facendo rete anche con Innovabiomed e Shomed", le altre due importanti fiere dedicate. I numeri ci sono. Il Distretto biomedicale della Bassa modenese, secondo polo al mondo dopo la Bay area californiana, conta 5.500 addetti, un centinaio di aziende tra cui sei multinazionali e oltre 1 miliardo di fatturato di cui il 65% export. Secondo i dati forniti da Confindustria Dispositivi Medici, il settore dei dispositivi medici in Italia genera un mercato da 16,5 miliardi tra export e mercato interno, con 4mila aziende per complessivi 76.400 dipendenti tra piccole imprese e grandi gruppi. Il mercato nazionale è rivolto principalmente alle Ausl (66%) rispetto a quella privata. "Durante la pandemia – dichiara la manager di BBraun Italy Giuliana Gavioli e referente Confindustria Biomedicale – numerose aziende hanno raddoppiato il fatturato e aumentato la forza lavoro per far fronte alle necessità delle terapie intensive; altre invece, in particolare quelle che producono dispositivi per le sale operatorie hanno registrato fatturati dimezzati. La situazione, attualmente, registra equilibrio". Condivisa con i principali referenti del settore, Cna, Confindustria Dispositivi Medici, Confindustria Emilia Area Centro e Lapam Confartigianato Modena, B.T. Expo è rivolta principalmente a un pubblico B2B specializzato, composto da docenti universitari, tecnici, ricercatori, professionisti, imprenditori che operano all’interno dell’intero ciclo della ‘catena di fornitura’.

In vetrina, le principali novità del momento del settore biomedicale: prodotti finiti, componenti, apparecchiature di produzione, di misura e di controllo, apparecchi biomedicali, componenti elettronici, elettrici, sensori, software e materiali. Sette le aree in cui viene suddiviso il comparto dei dispositivi: biomedicale, elettromedicale, diagnostica in vitro, biomedicale strumentale, servizi e software, attrezzature tecniche, borderline. Ci sarà una arena dedicata alle start up e il 6 ottobre (15.30) si terranno le premiazioni delle cinque migliori giovani imprese che si sono candidate tramite un bando promosso dalla Fondazione Democenter di Mirandola, al fine di mettere a disposizioni dei migliori progetti gli ambienti del nuovo TPM Cube del Tecnopolo ‘Mario Veronesi’ Mirandola.