Il campo nomadi chiuso dopo vent’anni

Mirandola, ieri anche le ultime famiglie se ne sono andate. L’assessore Lodi: "Una grande vittoria". L’area avrà una vocazione sportiva

Il campo nomadi chiuso dopo vent’anni

Il campo nomadi chiuso dopo vent’anni

Restano roulotte abbandonate, divani, arredi rotti, assi di legno e materiale vario. Ma le famiglie se ne sono andate tutte: ieri anche gli ultimi due nuclei hanno lasciato l’area. Dopo 20 anni può dirsi infatti conclusa l’epoca del campo nomadi di Mirandola. Già ieri - in parte - l’area in via Statale Nord è stata ripulita, ma serviranno giorni per arrivare a una pulizia completa. Lo annunciano il consigliere comunale della Lega Guglielmo Golinelli e l’assessore alla Sicurezza, Roberto Lodi.

"E’ un altro grande risultato dell’amministrazione di Mirandola, in particolare dell’assessore Lodi – ha commentato Golinelli in un video in cui mostra l’area ancora piena di rifiuti ingombranti – raggiunto grazie all’indispensabile collaborazione della Polizia Locale di Mirandola e dei servizi sociali. Non ci sono più residenti al campo nomadi: è una liberazione per Mirandola dopo 20 anni e quasi mezzo milione di euro sprecati, oltre alle morosità che sono ricadute sulla collettività. Finalmente è stato smantellato il campo nomadi, interverremo per pulire questa sporcizia, però la buona notizia è che l’ingresso alla città tornerà a essere normale e non degragato. Ci sono comuni che accettano la presenza di campi nomadi; Mirandola e questa amministrazione no".

"Come assessore alla Sicurezza del Comune di Mirandola – aggiunge Roberto Lodi – ho la grande soddisfazione e l’orgoglio di annunciare la definitiva chiusura del campo nomadi che da vent’anni si trovava alle porte della nostra città. Le amministrazioni di sinistra avevano creato e lasciato vivere un vero e proprio ghetto nella sporcizia, nell’abusivismo, nello spregio di ogni regola, prima di tutto della dignità umana. Dal mio insediamento, nel giugno del 2021, mi sono impegnato per raggiungere questo risultato. A dispetto di paventava da parte di questa amministrazione l’uso di ruspe e chissà cos’altro, siamo riusciti in questo risultato semplicemente con la ferma, ma costante persuasione, malgrado ostacoli anche politici di ogni genere. Chi occupava quell’area, che faticosamente faccio fatica a definire nomadi essendo stanziali alcuni dal sorgere del campo, è stato collocato in sistemazioni provvisorie, dove dovrà pagare i relativi canoni, le utenze e dove potrà rimanere per non più di 12 mesi; nel frattempo potrà presentare domanda per accesso alle abitazioni di edilizia popolare ed accedervi se ne avrà diritto pagando l’affitto e le utenze, altrimenti, come ognuno di noi, dovrà trovarsi un’abitazione autonomamente. – spiega – Finisce così un’era non di tolleranza, ma di comodo lasciar fare mascherato da pietismo e si segna un momento di ordine e di civile convivenza per tutta la nostra comunità mirandolese. Un sentito ringraziamento va alle Forze dell’Ordine ed in particolare alla Polizia Locale di Mirandola per tutta l’attività svolta ed ai servizi sociali per la loro attiva collaborazione".

Nei prossimi giorni l’area verrà bonificata e sarà anche annunciata la prossima ’destinazione d’uso’: pare verrà convertita in uno spazio a uso sportivo, chissà magari una palestra a cielo aperto.

val. b.