"Il cantiere blocca tutto Disagi e calo dei clienti"

Canalchiaro, i lavori dovevano finire a luglio ma il termine slitta a novembre. Residenti e commercianti esasperati: "Non ne possiamo davvero più"

Migration

di Sofia Silingardi

Da[ diversi mesi ormai corso Canalchiaro è un maxi cantiere. I lavori sono iniziati a febbraio e da allora occupano gran parte della via. Per residenti e commercianti della zona è un disagio che non ha fine.

Rumori di camion, miasmi, polvere e sporco, biciclette e monopattini che sfrecciano sotto il portico. Chi ha visto diminuire la clientela, chi fatica a farsi consegnare la merce. Gli inconvenienti sono vari e cresce l’insofferenza. Per Daniele Leggio, della Tabaccheria Canalchiaro, la situazione è "drammatica, sembra non ci sia mai una fine. Avevano dato come termine inizio agosto, poi hanno avuto dei ritardi e ora dovrebbero finire a novembre. Il traffico di persone non è quello di prima. Il lavoro è diminuito, perché logicamente essendoci la strada bloccata molte persone fanno un giro diverso".

E’ sgradevole anche per i clienti che entrano, "c’è un cattivo odore, probabilmente stanno lavorando con le fognature". Ed è d’accordo Roberto Zanfi, di Home Store: "Il disagio è evidente a tutti, la gente non passa più e si fa molta fatica a lavorare. Ci sono i saldi, ma se il transito di persone è così, servono a poco. Speriamo almeno che rispettino quello che hanno detto e che finiscano presto".

"Rumore, cattivo odore, mancanza di visibilità, polvere e sporcizia perenni", sono le principali problematiche anche per Fernando Arrotti, di RinaldiDue. "E poi il calo dei clienti, chi si vuole fermare a guardare una vetrina o prendere un caffè, è dissuaso dal cantiere. I lavori comunque vanno a rilento e noi commercianti siamo un po’ stanchi, dato che veniamo anche da anni abbastanza difficili".

A fianco, Carmelo Rinaldi, di Rinaldi Abbigliamento, è dello stesso avviso: "Noi siamo un negozio storico, però un po’ di disagio c’è. Sia per i lavori, che per tutta la situazione che c’è in giro. Tra il caldo, la situazione finanziaria, la pandemia, la guerra… ma i lavori sono da fare, non ci si può fare niente. Dovrebbero finire a novembre, speriamo che finiscano almeno prima di Natale. Potrebbero velocizzarsi".

Concorda anche Marika Camellini, di Paprika, che aggiunge: "Da questo lato della strada siamo più fortunati, abbiamo il portico. I lavori vanno fatti, il Comune le cose le deve fare. Ovviamente le persone non passeggiano volentieri dove lavorano delle ruspe, si solleva della polvere e ci sono i bagni chimici. I monopattini e le biciclette sfrecciano sotto al portico. Insomma, i disagi ci sono e rispetto a prima, è inevitabile che la clientela cali. Per noi, il peggio sono le consegne, che sono più difficoltose. Ci auguriamo che per la nuova stagione la situazione migliori".

Anche se, sul termine dei lavori, certezze non ci sono ancora. "Doveva essere in autunno, ma per situazioni che sono emerse in fase di cantiere ci hanno detto che si protrarrà".

Dalla scorsa settimana, per motivi tecnici, è stata chiusa perfino via Bonacorsa. Si attende quindi una conclusione, sperando che in Canalchiaro si torni presto a respirare aria di normalità.