Il cantiere fermo da mesi "Sigonio, si riparte con i lavori Trovate due nuove imprese"

Le prime ditte erano andate in concordato, ora c’è il via libera per proseguire. L’assessore Bosi: "Vogliamo ricominciare la ristrutturazione già in questo mese".

Il cantiere fermo da mesi  "Sigonio, si riparte con i lavori  Trovate due nuove imprese"

Il cantiere fermo da mesi "Sigonio, si riparte con i lavori Trovate due nuove imprese"

Già in giugno potranno riprendere i lavori per il recupero del liceo Sigonio in via Saragozza 100 a Modena. Il Comune, infatti, ha affidato il completamento dell’intervento di restauro, miglioramento sismico e rifunzionalizzazione dell’intero complesso scolastico a un nuovo raggruppamento temporaneo di imprese composto da due aziende, scorrendo la graduatoria della gara d’appalto dopo che per la ditta Emaprice spa di Bolzano, come era già successo con Pessina Costruzione spa, il rapporto contrattuale è stato sciolto giudizialmente dal Tribunale nell’ambito di un procedimento per concordato preventivo.

Le due aziende sono Tecnores srl di Giuliano in Campania, in provincia di Napoli, e Califel srl di Campobasso.

Il trasferimento dei lavori arriva dopo uno stop del cantiere di diversi mesi: la domanda di concordato, infatti, è stata presentata nel luglio dello scorso anno al Tribunale di Treviso che poi ha autorizzato lo scioglimento del contratto e il Comune ne ha preso atto alla fine di dicembre.

Prima del nuovo affidamento è stato necessario approfondire diversi aspetti tecnici relativi al recupero del complesso scolastico che "rimane un’opera strategica per l’Amministrazione, anche in virtù della sua collocazione nel centro della città", sottolinea l’assessore ai Lavori pubblici Andrea Bosi spiegando che è stata verificata anche l’efficacia dei meccanismi compensativi e di revisione prezzi previsti dalla più recente legislazione.

Nel frattempo, comunque, il Comune ha proceduto anche con l’escussione della fideiussione di Emaprice, per quasi un milione e 411 mila euro che si vanno ad aggiungere alle somme a disposizione per riattivare e concludere il cantiere per un totale di sei milioni e 238 mila euro.

"Come già avvenuto nel 2021, per far ripartire i lavori il più celermente possibile – aggiunge Bosi - nel rispetto della normativa abbiamo scelto di non indire una nuova gara d’appalto, ma di procedere scorrendo la graduatoria attivando la procedura di interpello rispetto agli altri partecipanti alla gara d’appalto a offerta economicamente più vantaggiosa che si era svolta nel 2017. Dopo le valutazioni tecniche siamo in grado di far ripartire il cantiere e nelle prossime settimane verrà definito il cronoprogramma dell’intervento".