"L’episodio dimostra il fallimento delle politiche di sicurezza degli ultimi 10 anni portate avanti dal Comune di Modena". L’attacco è del consigliere della Lega Giovanni Bertoldi: "Sono state spese risorse ingenti in progetti di riqualificazione della zona, in attività di vario tipo, ma si tratta di iniziative che limitano i problemi solo momentaneamente, senza risolvere nulla nel medio e lungo periodo". Anche il pattugliamento "fatto dai militari dell’esercito può essere un deterrente limitato, se non si provvede ad eseguire controlli continuativi da parte delle forze dell’ordine sui personaggi che si aggirano stabilmente per questo parco: devono essere verificati con assiduità i documenti, ma anche i comportamenti e utilizzare tutti i mezzi a disposizione (dalle unità cinofile per verificare la presenza di stupefacenti, alle perquisizioni per controllare il possesso di armi la cui detenzione è illegale) per allontanare le persone in odore di crimine".
Anche per il capogruppo di Fratelli d’Italia Luca Negrini "occorre un intervento deciso per il ripristino della legalità. Auspichiamo che nel prossimo Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica si scelga di procedere con un’operazione ad alto impatto, capace di dare una svolta concreta alla situazione della zona. È fondamentale che tutti gli attori siano coinvolti. Di poche ore fa l’annuncio, da parte del Ministero competente, dell’assegnazione di 31 nuovi militari dell’Arma dei carabinieri al Comando provinciale di Modena: auspichiamo che anche l’assessore alla Sicurezza scenda in campo, adottando un cambio di passo decisivo e necessario nell’impiego anche delle unità di polizia locale in contesti critici come questo. È evidente che nulla di tutto questo potrà funzionare senza una reale visione di rilancio della zona".
Piergiulio Giacobazzi di Forza Italia sottolinea come "nell’antica Roma, Catone finiva ogni suo intervento in senato sempre con le stesse parole: ’Cartagine deve essere distrutta’ per sottolineare l’importanza e la minaccia del tema. Così io inizio sempre ogni mio intervento sul tema immigrazione clandestina ripetendo sempre lo stesso: ’Presto saremo chiamati a dover scegliere tra la salute e la vita dei nostri figli o la tolleranza di questi soggetti’. Serve una terapia d’urto per i gravi e ripetuti episodi di cronaca legati alle aggressioni da parte di stranieri e tra stranieri, spesso ’giovani dal coltello facile’ che hanno reso invivibile la nostra città".