Il check up? Si fa in ditta In 3 minuti referto via mail

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Si fa presto a dire welfare aziendale ma prendersi davvero cura dei propri dipendenti non è da tutti. Ne è un esempio la storica Cooperativa Bilanciai di Campogalliano dove il presidente Enrico Messori ha deciso di andare oltre il semplice aiuto economico.

I lavoratori, 227 nello stabilimento di via Ferrari, possono misurare in azienda i propri parametri vitali – frequenza cardiaca, pressione massima e minima, ossigenazione del sangue, frequenza respiratoria, temperatura corporea – attraverso colonnine realizzate dalla start-up, VST, Vital Signals in a touch, nata alcuni anni fa da un gruppo di ricercatori del Dipartimento di Scienze della vita dell’Università di Modena e brevettata nel 2017.

Il funzionamento è molto semplice e la privacy è garantita: lo screening si effettua in una stanza, dove sono posizionate le colonnine, e il referto viene spedito via mail all’indirizzo indicato o a quello del proprio medico curante.

Dopo aver inserito i propri dati (età, peso, altezza) si stringe tra le mani un joystick dotato di particolari sensori e in poco meno di tre minuti un algoritmo elabora i parametri vitali ed invia tutto – compreso un tracciato ecg completo e comprensibile da un medico – all’indirizzo indicato.

ButterfLife è stato presentato ufficialmente la scorsa primavera e la Bilanciai, che l’ha adottato da pochi mesi, è probabilmente la prima azienda cliente in provincia di Modena.

L’impulso proviene da una consolidata attenzione al benessere dei lavoratori rafforzata da una tragedia che ha lasciato il segno: nel gennaio scorso un dipendente sessantenne, in perfetta salute e sportivo, è morto all’improvviso stroncato da un infarto.

«Forse se avessimo già avuto in azienda questo apparecchio avremmo potuto intercettare il problema» dice commosso il presidente Enrico Messori, 25 anni trascorsi nella cooperativa.

«La nostra volontà è quella di andare oltre il semplice welfare aziendale – spiega il titolare – già da anni assegnamo aiuti come le borse di studio ai figli dei dipendenti o i contributi per acquistare gli occhiali ma quello che ci interessa, in particolare, sono le persone: chi è sereno e si sente valorizzato riesce a dare il meglio di sè». Un’attenzione scritta nel dna di Coop Bilanciai, «siamo una società cooperativa e questo deve farci riflettere: i clienti non acquistano solo un pezzo di ferro ma un modo di vedere il mondo».

Specializzata in sistemi di pesatura industriale, il primo nucleo dell’azienda risale al 1949 mentre nel 1963 la realtà produttiva si è trasformata in cooperativa. Un’eccellenza del territorio che fornisce sistemi di pesatura per vari settori, dall’agricoltura al biomedicale passando per il manifatturiero e il petrolchimico.

E nei prossimi mesi sarà inaugurato un ampliamento dello stabilimento.

Silvia Saracino