"Il consenso mi stimola a fare ancora di più"

Sondaggio sul gradimento dei sindaci: l’effetto Covid fa guadagnare a Muzzarelli l’1,6% di preferenze in un solo anno. Ora è al 55%.

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Effetto Covid. Il sondaggio sul gradimento degli amministratori pubblici diffuso ieri dal Sole 24 Ore e ribattezzato ’Governance poll’ rispecchia l’emergenza che stiamo vivendo e premia chi ha saputo gestire la crisi in prima linea. Il sindaco di Modena, Gian Carlo Muzzarelli, è 42esimo nella classifica di gradimento dei primi cittadini dei capoluoghi italiani: da un anno (quello delle elezioni) all’altro ha guadagnato punti totalizzando un +1,6% di consenso da parte dei cittadini. "Come sapete, non commento mai le classifiche – ha detto il sindaco mentre ’festeggiava’ la partenza del cantiere della super ciclabile che ’taglierà’ la città dalla zona stazione verso la Madonnina – Fa piacere comunque che a un anno di distanza da un ottimo risultato elettorale, il dato che esce dal sondaggio lo confermi e migliori. Lo leggo – continua Muzzarelli – come uno stimolo ulteriore a fare ancora di più per la ripartenza di Modena per l’economia, il lavoro, la socialità. Senza dimenticare che questo sforzo dobbiamo farlo con responsabilità e rispettando le norme per la prevenzione del contagio". Se alle urne era ’passato’ con il 53.4% delle preferenze ora è al 55%. Un bel tesoretto nei giorni in cui la Lega Nord, che ha riattivato i banchetti sotto i portici e nominato un nuovo ’commissario’, annuncia di aver totalizzato 3500 firme e 200 nuove tessere in due giorni in tutta la provincia.

Guardando ai sindaci dell’Emilia-Romagna, la nuova classifica recita Andrea Gnassi di Rimini (centrosinistra) al 25esimo posto col 57,3% (+0,3% rispetto al giorno dell’elezione), Luca Vecchi di Reggio Emilia al 31esimo col 56,7% (-6,6%), Patrizia Barbieri di Piacenza al 33esimo col 56,5% (-2%), Gian Carlo Muzzarelli di Modena al 42esimo col 55% (+1,6%), Gian Luca Zattini di Forli’ al 50esimo col 53,8% (+0,7%), Alan Fabbri di Ferrara al 64esimo col 52,8% (-3,9%), Michele De Pascale di Ravenna al 76esimo col 51% (-2,3%), Federico Pizzarotti di Parma all’86esimo col 49,4% (-8,5%), Virginio Merola di Bologna al 92esimo col 48,5% (-6,1%).

Dunque, è del modenese Muzzarelli - al secondo mandato - la performance migliore rispetto alle elezioni. Dal sondaggio emerge come i modenesi abbiano giudicato il loro primo cittadino reattivo nell’affrontare le problematiche legate alla pandemia, una emergenza sanitaria che è diventata ben presto la causa di una crisi economica e sociale senza precedenti. La sanità, da sempre fiore all’occhiello di Modena, ha di certo aiutato di riflesso l’immagine di un sindaco che è anche presidente della conferenza socio sanitaria a livello provinciale: Policlinico e ospedale di Baggiovara si sono rivelati strutture di primo ordine a livello nazionale, così come la ricerca in campo universitario. Buona anche la mossa di allargare i dehors dei locali in centro, pedonalizzando le strade nei fine settimana, un po’ meno bene invece i provvedimenti mancati sulla tassazione per cui ha ricevuto critiche. Muzzarelli ha infine fatto bingo con il prolungamento estivo degli asili.

Tra i modenesi premiati dal sondaggio, anche il presidente della Regione Stefano Bonaccini, al quinto posto con un consenso che sale in sei mesi del 2,6% rispetto alle elezioni regionali di gennaio quando vinse contro la leghista Lucia Borgonzoni con il 51,4% delle preferenze. Ora è a al 54%.

Valentina Beltrame