Il convento gioiello resta vuoto, l’addio dei frati

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E’ PREVISTO per domenica 8 settembre, durante la messa delle 11, il saluto ufficiale dei frati Minori Francescani di San Nicolò a tutta la comunità carpigiana. A darne notizia è stato il parroco, padre Floriano Broch, durante le celebrazioni dell’11 agosto, dando lettura della lettera di saluto e ringraziamento a tutti i parrocchiani. «Noi frati ci distinguiamo per un carisma, quello che, nel nostro caso di francescani, il Signore ha donato a San Francesco. Un carisma che mettiamo al servizio del popolo di Dio. La presenza dei frati a San Nicolò di Carpi viene ritirata: per questo ognuno di noi sarà inserito in altre fraternità». Nello specifico, padre Floriano andrà a Maghera (Venezia), padre Elio a Bologna Sant’Antonio, padre Bonaventura a Milano Marittima, padre Ivano Rossi a Bologna Osservanza e padre Ivano Cavazzuti a Parma. Si pone così fine ad oltre cinque secoli di presenza dei Frati Minori Osservanti a Carpi. La Diocesi si è già impegnata a garantire, dal 1 settembre la celebrazione delle messe, secondo il nuovo orario: festivo alle 9.30 e alle 11 e feriale alle 18.30. «Resteremo a Carpi fino al 15 settembre, poi io stesso chiuderò il Convento. In questo tempo ci sarà modo di salutarci e ringraziare il Signore per il tratto di strada che abbiamo percorso insieme. Vi siamo grati per quanto avete fatto in questi mesi per manifestare il vostro desiderio che i frati potessero rimanere a Carpi; siamo invitati a vivere nella fede questo passaggio, pur nel dolore per il distacco». Il Tempio di San Nicolò è l’unica chiesa carpigiana di proprietà del Comune ed è stata fortemente danneggiata dal sisma del 2012. L’intervento, stimato sui 4 milioni di euro, ha richiesto un tempo molto lungo, e un iter faticoso, anche dal punto di vista burocratico.

«Ci tengo a precisare che la questione dei lavori di ristrutturazione post sisma al Tempio, non ha influito su questa decisione. L’avanzare dell’età dei frati e la carenza delle vocazioni portano a delle scelte, come la chiusura del Convento. E questo riguarda non solo Carpi: questi elementi hanno portato già alla chiusura di molti conventi, tra cui Modena, Reggio, Ferrara». «Noi ce ne andiamo: sarà poi la Diocesi di Carpi a decidere quale sarà il destino del Tempio». Tempio considerato un vero gioiello architettonico.

Maria Silvia Cabri