
I partiti di centrosinistra plaudono al principio del ’Chi produce, paga’
La maggioranza plaude all’introduzione del principio che ’chi produce rifiuti, paga’. Un lungo dibattito ieri ha preceduto il via libera alla Tariffa puntuale. Paolo Ballestrazzi (Pri-Azione) ha criticato il ruolo di Hera nella gestione del servizio pubblico, che "ha prodotto un peggioramento del decoro urbano, dimostrando i limiti di una gestione privata di beni essenziali: Hera non è una società di servizi – ha affermato – ma una società finanziaria e speculativa. Sui beni essenziali non possiamo arricchire gli speculatori: la politica deve affrontare questo nodo".
Per Avs, Martino Abrate ha richiamato l’attenzione sull’importanza di migliorare progressivamente il servizio, mantenendo alta la qualità e puntando sulla responsabilizzazione dei cittadini: "La tariffa puntuale non deve essere solo penalizzante, ma anche premiante". Il capogruppo ha poi sottolineato che i dati attuali sulla differenziata mostrano miglioramenti: "I cittadini devono essere protagonisti del cambiamento: partiamo da qui, con campagne informative e soluzioni flessibili". Infine, ha auspicato che ogni scelta futura eviti un ritorno generalizzato ai cassonetti. Laura Ferrari rileva che dal confronto con esperti emerge che il sistema che meglio concilia la comodità per i cittadini con la qualità della raccolta differenziata è quello con i bidoni carrellati, attualmente usato nel centro storico: "In questo sistema ogni condominio ha bidoni carrellati, che garantiscono comodità e allo stesso tempo assicurano la qualità della raccolta differenziata prodotta dalle unità abitative".
Per il Pd, Alberto Bignardi ha affermato che "ci troviamo davanti a un cambiamento importante: con la Tariffa corrispettiva puntuale, si applica il principio ’chi produce, paga’, ovvero un sistema più equo, che favorisce la raccolta differenziata e premia i comportamenti virtuosi". Per il consigliere, Modena, oggi, appare più ordinata e pulita rispetto a Bologna, dove i cassonetti aperti mostrano i limiti del vecchio modello. "Ma servirà chiarezza nella comunicazione: i cittadini devono essere informati in modo semplice, per evitare confusioni o contestazioni". Secondo Giovanni Silingardi (M5s) il servizio di gestione dei rifiuti deve essere considerato un bene comune e deve pertanto tornare sotto gestione pubblica. Per Silingardi, il regolamento tariffario è migliorabile, come mostrano le mozioni presentate, "ma oggi è importante affermare che la Tcp entra in vigore, frutto di scelte coerenti e attuali nell’individuare agevolazioni, sconti e incentivi".