"Il Diurno rigenerato al servizio dei turisti"

Presentato in anteprima il nuovo spazio sotterraneo in piazza Mazzini: qui sala conferenze, internet point, deposito bagagli e bagni pubblici

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di Vincenzo Malara

C’era una volta il Diurno nato nel primo dopoguerra in piazza Mazzini coi suoi bagni, le docce, il parrucchiere e il lustrascarpe. Lo spazio in stile Liberty fu poi chiuso e abbandonato negli anni ’70, diventando nel tempo un luogo di degrado e rovina. Adesso (finalmente) si gira pagina e la struttura sta per tornare a ‘strizzare l’occhio’ al Duomo e alla Ghirlandina dopo un intervento di restyling dal valore di quasi un milione di euro. Tutto è pronto: il contenitore, che sarà un vero e proprio Hub a servizio del turismo insieme ai bagni pubblici, è ad un passo dall’inaugurazione, che nelle intenzioni del sindaco Gian Carlo Muzzarelli sarà entro metà febbraio.

Il nuovo Diurno sotto piazza Mazzini sarà un mix perfetto tra passato e presente: ieri è stato possibile visitarlo in anteprima alla presenza, oltre che del primo cittadino, dell’assessore ai Lavori pubblici Andrea Bosi e il direttore dei lavori, Roberto Lugli. Sembra lontano anni luce il periodo in cui lo spazio era allagato e abbandonato a se stesso ("quando decisi di farlo ripulire mi diedero del matto", confida Muzzarelli), copia stropicciata di quell’angolo storico che fu realizzato negli anni ‘30. I locali rinnovati, per circa 350 metri quadri, sono infatti una rilettura in chiave contemporanea del vecchio Albergo Diurno con diversi arredi dell’epoca restaurati, come le antiche vasche da bagno e le mattonelle in ceramica alle pareti, a cui si aggiunge una suggestiva illuminazione a faretti e un sistema domotico per gestire gli impianti. Il cuore del Diurno - la struttura mantiene l’accesso originario ammodernato con un ascensore con cabina in vetro - è una grande sala polifunzionale da oltre 130 metri quadrati con un’area conferenze da circa 40 metri quadrati, con 28 posti a sedere, e due bagni storici accessibili per la sola visita.

L’ambiente interno potrà essere sfruttato in tutta l’ampiezza o a settori, grazie ai sistemi multimediali innovativi predisposti, con pannelli scorrevoli come elementi di separazione e proiettori laser ad alta definizione di ultima generazione che consentiranno anche la visione tridimensionale. Direttamente collegato a questo spazio c’è l’ex sala barbieri, dove è stato allestito uno angolo per postazioni web individuali e un deposito temporaneo per i bagagli. Nell’area dei servizi pubblici, in cui sarà installato un sistema di accesso indipendente ed è prevista la presenza di un operatore durante le ore di pubblico utilizzo, sono stati realizzati otto bagni standard (quattro per uomini e quattro per donne), un bagno per disabili e una nursery con fasciatoio.

In tutta l’area è presente un’illuminazione con sensore, e sono stati collocati lavabi in corian, con sensori per l’erogazione dell’acqua e del sapone, oltre ad un impianto di videosorveglianza. "Il Covid non ha fermato e non ferma la proiezione di Modena verso il futuro – spiega Muzzarelli –. Siamo pronti per ripartire e sviluppare nuove opportunità turistiche anche grazie a questo progetto, un luogo rigenerato che darà anche più sicurezza al centro". Ricorda il valore del restyling, l’assessore Bosi: "Questo intervento è frutto di un investimento importante, che ci ha permesso di salvare un pezzo di passato mettendolo in relazione con elementi moderni come gli schermi touchscreen e i servizi per i turisti".