
Dal 15 al 18 maggio l’intero territorio della provincia sarà teatro di incontri, dibattiti e spettacoli "E’ un’occasione per interrogarsi sull’accertamento dei fatti con il contributo dei massimi esperti" .
Modena, 8 maggio 2025 – La verità è l’unico elemento che può far si che un processo sia un ‘buon processo’, un processo giusto poiché la verità è colonna portante di qualsiasi rapporto umano. Ed è proprio alla verità che è dedicata la sesta edizione del Festival della Giustizia Penale in programma dal 15 al 18 maggio a Modena, Carpi, Sassuolo, Mirandola e Pavullo. Per l’edizione 2025, infatti, è stato coinvolto un maggior numero di comuni dove si alterneranno nei diversi dibattiti in programma giuristi, filosofi, sociologi, politici, giornalisti e intellettuali. Il festival è stato presentato ieri mattina presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia.
Tutti gli ospiti saranno quindi chiamati a confrontarsi sul tema delle ’Verità della giustizia penale’: sull’estrema difficoltà di accertare la verità e sui veri problemi che attanagliano la giustizia penale, offrendo importanti strumenti di comprensione del sistema giudiziario. Diversi e importanti gli ospiti di quest’anno, da Domenico Lucano, ex sindaco di Riace all’ ex calciatore Michele Padovano per arrivare alla criminologa Roberta Bruzzone che affronterà il delicato tema della genitorialità ai tempi delle baby gang. "Sesta edizione ancora più ricca, a cui si sono aggiunte altre città – ha affermato Luca Luparia Donati, Direttore Scientifico del Festival della Giustizia Penale – un momento imperdibile per la città e l’Italia. I temi principali sono sicuramente quelli della giustizia mediatica, separazione delle cantiere ma anche i temi del dubbio e della verità nella giustizia, per far capire ai cittadini anche la complessità delle decisioni che i giudici assumono nei nostri tribunali. Ci sarà il vice ministro della giustizia, ospiti intellettuali, il generale Garofano: tecnici e persone conosciute nel grande pubblico. Il Festival – conclude – sarà anche un ‘palco’ per dialogare in maniera pacata della separazione delle carriere".
Il Festival nasce proprio dall’esigenza di portare i temi della giustizia penale all’attenzione di tutti i cittadini, consentendone la comprensione e favorendo la diffusione della cultura della legalità. L’idea di fondo parte dal presupposto che il diritto e il processo penale s’intreccino necessariamente con ogni aspetto quotidiano dell’esistenza, incidendo altresì sulla vita democratica. Gianpaolo Ronsisvalle, presidente della Camera penale di Modena ha sottolineato come uno degli elementi centrali dell’operato dei penalisti sia la giustizia giusta.
"Nell’ambito del Festival la camera penale organizzerà due sessioni: una incentrata sul tema della partecipazione del popolo alla giustizia nelle corti d’Assise. Un evento trasversale che partirà dalla cultura con la proiezione del film e seguirà un dibattito – sottolinea Ronsisvalle. Dopo di che, domenica, abbiamo organizzato un panel sul tema della separazione delle carriere. Parteciperà un componente della giunta dell’Unione camere penali italiane che concluderà la sessione". Alla conferenza stampa, moderata dal direttore del Dipartimento, Professor Carmelo Elio Tavilla, hanno preso parte numerose autorità istituzionali e personalità del mondo giudiziario, accademico e culturale, oltre ai sindaci dei comuni coinvolti.