"Il Festival Filosofia non riempie gli hotel"

Allarme del presidente di Federalberghi, Amedeo Faenza: "Mancano i gruppi organizzati e gli stranieri. Siamo a meno 70 per cento"

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di Vincenzo Malara

Manca poco all’esordio del FestivalFilosofia, la prima grande manifestazione di alta cultura, anche a livello nazionale, che riapre le porte al pubblico in presenza. A Modena, Sassuolo e Carpi è tutto pronto e sono migliaia gli appassionati pronti a riabbracciare piazze e cortili per incontrare i pensatori. In questa grande voglia di ripartenza, però, c’è chi purtroppo non fa festa: le strutture ricettive. Il settore sperava che la conferma della kermesse potesse scuotere un mercato pressoché fermo dalla scorsa primavera, ma non è così. Probabile, infatti, che i tanti partecipanti attesi alla manifestazione abbiano scelto una modalità ‘mordi e fuggi’, con una parte di pubblico che arriverà più dalla regione che da ‘oltre confine’ come negli altri anni. La conferma arriva da Amedeo Faenza, presidente di Federalberghi-Confcommercio Modena.

"E’ molto positivo - dice - che, nonostante la situazione decisamente complicata, il Festival Filosofia sia stato confermato e siamo grati agli organizzatori per gli sforzi messi in campo, tra mille difficoltà. La manifestazione, affermatasi ormai a livello anche internazionale, ha rappresentato negli anni una formidabile leva di promozione della città. Purtroppo quest’anno le ricadute sul settore ricettivo saranno marginali: mancano pressoché totalmente i gruppi organizzati – classi di licei e studenti universitari – , il turismo individuale è di oltre il 70% inferiore a quello degli scorsi anni e non ci sono stranieri".

Faenza è convinto che "almeno il comparto della ristorazione potrà avere dei benefici grazie alla consueta proposta dei menu gastronomici, ma per gli alberghi si tratta di una grande occasione persa. Dobbiamo lavorare tutti per contenere il contagio ed evitare che si possa anche solo ipotizzare quello che sarebbe il colpo mortale per il comparto, ossia un altro lockdown. Ma è evidente che il turismo avrà bisogno di tempi più lunghi rispetto ad altri settori, per realizzare ricavi accettabili".

Il presidente di Federalberghi Modena traccia la strada per risollevarsi: "E’ importante che a livello nazionale, regionale e locale, venga messa in campo una vera e propria strategia con cui sostenere un settore in profonda crisi: Federalberghi ha stimato che nel 2020 perderemo 159 milioni di presenze straniere e che il fatturato del comparto ricettivo a livello nazionale subirà una contrazione di 14 miliardi di euro (-57,0%), come se 650 mila persone non percepissero lo stipendio per un anno. Serve investire di più sulla promozione del sistema Italia nei principali mercati stranieri, il centro storico di Modena deve essere inserito tra quelli beneficiari di contributi a fondo perduto per gli esercizi attivi, poi vanno prolungati per tutto il 2021 l’esonero dall’Imu, la sospensione dal pagamento di tasse e contributi".