
Andrea Pinamonti lascerà il Genoa, ma difficilmente resterà al Sassuolo
L’addio era annunciato da tempo, dal momento che era nell’ordine delle cose che il Genoa non riscattasse Andrea Pinamonti e l’ultima conferma, quella decisiva, è arrivata, semmai fosse servita, ieri. Nel corso di un intervista a TMW, il Direttore Sportivo del Genoa Marco Ottolini ha fatto definitivamente chiarezza sul ‘caso’ che in realtà caso non è mai stato. "Il ritorno di Pinamonti al Genoa ha decretato un punto di svolta nella sua maturità sia personale che di leadership sul campo. Andrea è stato messo e si è messo nelle condizioni di far vedere il livello che ha raggiunto. Nel gruppo è stato bravissimo, sempre positivo, ha trascinato gli altri e ha lavorato senza sosta. Siamo stati molto contenti di averlo con noi".
L’ultima frase non lascia dubbi: troppo alto l’ingaggio del ‘Pina’, che pute è andato in doppia cifra, con i rossoblu, tropo alta la cifra concordata con il Sassuolo (14 milioni) per riscattarlo e volontà genoane che guardano altrove, a profili più giovani da prendere ancora in prestito, mentre a Sassuolo, dove Pinamonti rientra, guardano in parecchi. Già, perché il centravanti, ammesso non rientri nei piani di Grosso – ma l’idea è che l’arciere di Cles, a dispetto di un contratto che lo lega ai neroverdi fino al 2027, ambisca ad altre piazze – di mercato ne ha, e parecchio. E’ ancora giovane (classe 1999) ma già abituato a cambiare squadra (sei maglie diverse nelle ultime sette stagioni) e ad affacciarsi comunque ai piani alti delle classifiche cannonieri (tre volte in doppia cifra nelle ultime quattro stagioni) il centravanti neroverde sarebbe già potenzialmente un ex, appetito come è dal Torino e dalla Lazio, ma soprattutto dal Bologna che sembra poter piazzare, relativamente a breve, lo scatto decisivo e ‘spinge’ per metterlo appena possibile agli ordini di Italiano.
E’ di ieri la voce di un incontro tra l’entourage del centravanti e la dirigenza rossoblu, ed è di ieri la notizia che Pinamonti avrebbe già ‘aperto’ ad un trasferimento in rossoblu, magari contando sul fatto che il Sassuolo, se opportunamente ‘remunerato’ e visti i buoni rapporti tra le due società, non si metterà sicuramente di traverso. I siti specializzati danno una cessione definitiva fattibile sulla base di 15 milioni di euro (il Sassuolo lo pagò 20, in parte già ‘ammortizzati’), ovvero la stessa cifra cui era stata ‘agganciato’ il diritto di riscatto che il Genoa non ha esercitato. Andasse male, c’è sempre possibilità, da parte del Sassuolo, di prestare il giocatore con diritto e/o obbligo, come fatto la stagione scorsa con gli altri rossoblu, ovvero quelli di Genova.
Stefano Fogliani