Il grande sciopero. Quattromila in piazza:: "Lottiamo per i diritti e stipendi dignitosi"

Scuola, trasporti e sanità: molti servizi fermi. Cgil e Uil: "Altissima adesione"

Il grande sciopero. Quattromila in piazza:: "Lottiamo per i diritti e stipendi dignitosi"

Il grande sciopero. Quattromila in piazza:: "Lottiamo per i diritti e stipendi dignitosi"

Oltre 4mila lavoratori, pensionati e studenti hanno invaso, ieri, piazza Grande in occasione delle sciopero generale contro la Legge Finanziaria. Sono i numeri diffusi da Cgil e Uil che si sono alternate durante il lungo presidio e si dicono soddisfatte. Lo sciopero "per cambiare la manovra di Bilancio e per rivendicare diverse politiche economiche, sociali e contrattuali" ha interessato i settori dei servizi pubblici, la logistica e il trasporto locale.

Il presidio ha dato voce alle difficoltà di molti modenesi che devono far fronte a una inflazione alle stelle, "mentre gli stipendi sono sempre gli stessi con contratti fermi a 10 anni fa". "Le spese sono aumentate, lottiamo per i diritti e per una vita dignitosa" hanno ribadito i tanti che si sono dati appuntamento sotto la Ghirlandina contro la Manovra del governo. L’adesione – con tanto di cartelli contro Salvini – è stata alta, con vari servizi che si sono fermati e non sono mancate le polemiche.

"I nidi e le scuole d’infanzia comunali e convenzionati (gestiti dalle cooperative sociali) su tutto il territorio provinciale sono rimasti chiusi oltre l’80%". Lezioni saltate anche in molti istituti comprensivi e superiori, ma Flc Cgil denuncia il comportamento "inaccettabile di diversi dirigenti scolastici che nei giorni scorsi hanno riorganizzato il servizio effettuando cambi turno e spostamenti del personale in servizio sui plessi, che di fatto si configurano come sostituzione di personale in sciopero. La Flc Cgil ha inviato una diffida alle scuole e informato il Provveditorato agli studi e il Prefetto".

Oltre alle scuole, chiusi vari centri diurni per anziani e disabili nella giornata di ieri (oltre il 70%). Altissima l’adesione anche fra i lavoratori dei centri di raccolta rifiuti di Modena e provincia, larga partecipazione nei servizi di molti Comuni, a partire da quelli anagrafici, sociali, dagli uffici tecnici e del personale. E nella sanità, pur garantendo i servizi di urgenza, si sono fermati i Centri di salute mentale di Modena, Carpi e Castelfranco, gli uffici amministrativi (San Giovanni del Cantone), e molti poliambulatori. Adesioni oltre le aspettative anche nel trasporto pubblico locale e nel magazzino logistica di Amazon. Adesso Cgil e Uil sono impegnate nel proseguo della mobilitazione con lo sciopero del prossimo venerdì 24 novembre che riguarda i settori privati. Appuntamento di nuovo in piazza Grande.