Sarà giudicato con rito abbreviato il noto imprenditore della ristorazione e leader del movimento "Io Apro" Biagio Passaro, accusato di bancarotta fraudolenta, indebita percezione di erogazioni pubbliche e autoriciclaggio. Nei giorni scorsi il giudice Letizio Magliaro ha ammesso il rito, come richiesto dalla difesa dell’imputato con i legali Enrico Fontana e Saverio Campana, condizionato a una serie di produzioni documentali, una consulenza tecnica contabile e l’audizione del consulente tecnico nominato dalla difesa.
La prossima udienza è fissata per il 23 di gennaio: in quella data il giudice valuterà il rapporto delle fiamme gialle e la consulenza tecnico finanziaria depositata dai difensori. Le indagini, coordinate dalla Procura bolognese e condotte dalle Fiamme Gialle di Modena hanno consentito di accertare che gli indagati, complessivamente cinque, compreso Passaro, nella loro qualità di amministratori di fatto e di diritto di una società dichiarata fallita nel settembre 2020, avrebbero sottratto alla disponibilità della procedura fallimentare i libri, i registri e le altre scritture contabili previste, e preso dalle casse sociali oltre 660 mila euro – che sarebbero stati utilizzati per fini personali –, causando il dissesto della società e un passivo fallimentare di oltre 1,4 milioni, riferito a debiti nei confronti di dipendenti, Erario e fornitori. Le fiamme gialle avevano sequestrato all’imprenditore denaro e beni per circa 900 mila euro. Inizialmente il ristoratore era finito in carcere, attualmente è sottoposto all’obbligo di firma. Intanto ieri a Roma è iniziato l’altro processo che vede imputato l’imprenditore di Castelfranco Emilia, rinviato a giudizio per l’assalto alla Cgil avvenuto nell’ottobre del 2021 durante un corteo contro il Green Pass. Per Passaro, l’accusa è di devastazione e saccheggio in concorso. Secondo le accuse, nei comportamenti ‘documentati’ nei filmati, Passaro "manifestava apertamente la sua completa adesione ai fatti di devastazione della sede della Cgil e la sua continuativa e fattiva partecipazione ai disordini che hanno portato all’azione distruttiva dei locali interni della sede istituzionale del sindacato". Nei filmati si noterebbe Passaro, davanti alle porte di ingresso, affermare: "Si sta entrando dentro alla Cgil. Hanno sfondato! Hanno sfondato. Siamo dentro la Cgil".