Il Mammut vandalizzato rinascerà dalla pallavolo

Quasi certa l’assegnazione a Galassini, ma Proli si starebbe facendo da parte. Il basket potrebbe finire in secondo piano, spazio al volley con Giovenzana

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Se nessuno rilancerà, e sarà molto difficile che accada, il 9 marzo il Mammut Club sarà definitivamente nelle mani dei fratelli Massimo e Paolo Galassini, che si occuperanno della sua ristrutturazione e riqualificazione. A tal proposito sembra che non sia cambiata l’intenzione di creare una cittadella dello sport, che dia spazio anche ad attività diverse rispetto a quelle che hanno reso celebre il circolo di via Ghiaroni negli anni duemila. Pare però che possa esserci un’uscita di scena di quello che sembrava essere il motore dell’iniziativa assieme ai Galassini, ovvero Livio Proli, ex presidente dell’Olimpia Milano, deus ex machina della fusione tra le due società cittadine di basket, Psa Modena e Sbm Basketball, unitesi sotto la sigla Mo.Ba. di cui lo stesso Proli è presidente, affiancato da Vassalli e Borzacca. Se davvero Proli si farà da parte, e quindi il basket finirà in secondo piano, ci sarà invece Rodolfo Giovenzana col volley ad aiutare i fratelli Galassini? L’ex patron della Scuola di Pallavolo Anderlini, dimessosi a fine settembre da tutte le cariche, si è sempre dichiarato ufficiosamente estraneo al progetto. Insomma, senza ombra di dubbio ci sarà il calcio, ma una volta ottenuta la certezza dell’assegnazione i Galassini sveleranno anche il resto del progetto multi-sportivo che hanno in mente: se non ci sarà Proli, difficile che comprenda il basket, mentre potrebbe comprendere la pallavolo, il beach volley e potrebbe tornare in auge il tennis. Senza dimenticare il resto del circolo che contava su piscina, sale da biliardo, una palestra fitness e tante altre utilità. Tutti impianti che oggi versano in condizioni di grande degrado, vandalizzati da balordi che in questi due anni sono entrati e hanno riempito di graffiti l’area, tolto piastrelle, rubato attrezzi, arrecato danni. Il lavoro di riqualificazione sarà lungo e non è improbabile che i nuovi proprietari decidano di smantellare molte zone per ricostruirle da capo a piedi.

a.t.